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La VI Biennale di Mosaico Contemporaneo tra citazioni e sperimentazioni
- Valeria Tassinari
- 04 ottobre 2019
- 00’minuti di lettura


«La luce si fa forma», installazione di Felice Nittolo nel Battistero Neoniano di Ravenna
A Ravenna l’attualità del mosaico
La VI Biennale di Mosaico Contemporaneo tra citazioni e sperimentazioni
- Valeria Tassinari
- 04 ottobre 2019
- 00’minuti di lettura
Valeria Tassinari
Leggi i suoi articoliRilanciato da architetti, designer e artisti visivi, il mosaico, nelle varie declinazioni di tecniche e materiali, sembra essere ancora alla ricerca di un’identità specifica nel contemporaneo. A trovare qualche linea guida ci prova Ravenna, città d’elezione dell’arte musiva, che dal 6 ottobre al 24 novembre apre i suoi spazi più prestigiosi alla Biennale di Mosaico Contemporaneo, giunta alla VI edizione.
Tra performance, restauri, arredo urbano, fotografie, allestimenti site specific e mostre tematiche personali e collettive, spaziando dalla citazione neobizantina alla sperimentazione più spericolata, la rassegna offre una panoramica molto articolata.
Difficile tracciare un itinerario, perché sono davvero in tantissimi (dagli studenti del Liceo artistico e dell’Accademia di Belle Arti fino agli artisti locali e internazionali) a esporre tra monumenti, musei, chiostri e luoghi simbolo della cultura ravennate.
Un dialogo particolarmente suggestivo con la tradizione si respira nei monumenti Unesco come il Battistero Neoniano, il Museo Arcivescovile e la Cappella Sant’Andrea, dove le installazioni di Felice Nittolo cercano un accordo aureo e trascendente con i capolavori del passato.
All’opposto il MAR-Museo d’Arte della città di Ravenna, presenta due interpretazioni decisamente alternative: la ludica esposizione «Foreveryoung» di Riccardo Zangelmi, unico italiano certificato dalla Lego, gioca a sostituire le tessere con i celebri mattoncini colorati, per ricreare l’immagine di Dante Alighieri; mentre, aprendosi a una visione internazionale e metropolitana, la mostra «Mosaics» presenta la nuova serie di ritratti musivi di Chuck Close, affiancati da stampe, arazzi e fotografie, che documentano il grande lavoro di public art che l’artista statunitense ha installato nella stazione Second Avenue-86th Street di New York City nel 2017.

«La luce si fa forma», installazione di Felice Nittolo nel Battistero Neoniano di Ravenna