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Torna l’appuntamento della serie “Un capolavoro a Perugia”, questa volta dedicato al Nu couché di Modigliani
- Giulia Rogni
- 24 giugno 2025
- 00’minuti di lettura


Amedeo Modigliani, Nu Couché, 1917, Olio su tela Courtesy of © Pinacoteca Agnelli, Torino Photo Sebastiano Pellion di Persano
A Perugia arriva uno dei capolavori di Amedeo Modigliani
Torna l’appuntamento della serie “Un capolavoro a Perugia”, questa volta dedicato al Nu couché di Modigliani
- Giulia Rogni
- 24 giugno 2025
- 00’minuti di lettura
Giulia Rogni
Leggi i suoi articoliPerugia. Dopo l’opportunità di godere del dipinto Le tre età di Gustav Klimt che nell’estate 2024 ha portato alla Galleria Nazionale dell’Umbria oltre 60.000 visitatori, torna l’appuntamento della serie “Un capolavoro a Perugia”, questa volta dedicato al Nu couché (1917-1918) di Amedeo Modigliani, proveniente dalla Collezione Permanente della Pinacoteca Agnelli. La mostra, aperta al pubblico dal 3 luglio al 15 settembre 2025, sarà l’occasione per immergersi nella vita, nelle relazioni e soprattutto nella ricerca del giovane maestro, che i suoi colleghi parigini soprannominarono Modì, per l’assonanza del nome con il francese “maudit”, maledetto. La sua esistenza complessa, segnata da malattie, grandi rifiuti e altrettanti successi, sarà raccontata attraverso un prezioso nucleo di 8 opere, messe a confronto con alcune opere di arte antica, europea ed extraeuropea, nel tentativo di comprendere come il suo linguaggio originale e personale possa costituire la rielaborazione in chiave moderna di modelli del passato. Nu couché rientra tra la serie di opere realizzate da Modigliani nell'appartamento parigino di rue Joseph Bara 3, che il suo mercante Zborowski aveva affittato nel 1916 per consentire all’artista di concentrarsi sulla produzione. Se negli anni della sua formazione tra Firenze e Venezia Modigliani aveva lavorato molto sul nudo, a Parigi l’artista dapprima evita il tema. Il nudo era considerato troppo “accademico” negli ambienti dell’avanguardia e dalle nuove correnti artistiche. Modigliani lo riprende solo più tardi, una volta conclusa la famosa serie delle Cariatidi quando, con la famosa mostra personale alla galleria parigina Berthe Weill, sospesa dalla polizia per “oltraggio al pudore”, inizia la stagione dei grandi nudi. In Nu couché l’artista ritrae una modella semisdraiata su un sofà a mani giunte con le sue morbide linee definite da un segno scuro che separa il corpo dalle campiture di colore quasi astratte dello spazio circostante. Il nudo è rappresentato da Modigliani nella sua purezza attraverso una sensualità femminile che suggerisce anche controllo e sfida.