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Il museo giapponese presenta una personale del fotografo italiano per celebrare questo traguardo
- Alessia De Michelis
- 04 luglio 2025
- 00’minuti di lettura


Luigi Ghirri, «Capri» dalla serie «Paesaggio italiano», 1981
© Eredi di Luigi Ghirri
30 anni del Tokyo Photographic Art Museum con Luigi Ghirri
Il museo giapponese presenta una personale del fotografo italiano per celebrare questo traguardo
- Alessia De Michelis
- 04 luglio 2025
- 00’minuti di lettura
Alessia De Michelis
Leggi i suoi articoliIn occasione del proprio 30mo anniversario, il Tokyo Photographic Art Museum allestisce, dal 3 luglio al 28 settembre, una personale del fotografo Luigi Ghirri (Scandiano, 1943-Reggio Emilia, 1992).
Dopo aver cominciato a lavorare come geometra, Ghirri si è seriamente dedicato all’ottava arte a partire dagli anni Settanta. Per lui la macchina fotografica non era solamente un mezzo per riprodurre il mondo reale, ma una forma di espressione, un modo attraverso il quale costruire nuovi paesaggi stabilendo ciò che doveva rimanere impresso nella porzione di pellicola. Così facendo, Ghirri ha indagato il rapporto tra realtà e immagine con scene fugaci, portando la riflessione sui binomi presenza-assenza, mondo esterno-io interiore.
La mostra presenta scene italiane e mete di viaggio, studi di artisti, interni della sua casa, opere d’arte, insegne e manifesti, nonché molteplici riflessi in finestre e specchi. Oltre a questi soggetti, anche opere e materiali d’archivio relativi alla moglie Paola Borgonzoni (1954-2011), graphic designer e presenza fondamentale nella sua carriera.