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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliTra il 18, il 19 e il 20 aprile la casa d’aste milanese Il Ponte terrà una vendita miscellanea di antiquariato. A titolo di esempio, un acquamanile tedesco tardo ottocentesco, composto da piatto e versatoio in bronzo e avorio, ha una stima di 12-14mila euro. Un doppio corpo settecentesco veneziano in legno laccato verde, decorato a motivi vegetali e con riquadri dorati, è invece valutato tra 50 e 60mila euro, mentre «Vecchia che canta», un olio su tela di Giacomo Francesco Cipper, il Todeschini, è quotato 32-35 mila euro.
In questa asta viene anche dispersa una collezione di 150 ceramiche della manifattura Lenci: da notare, oltre a «La mucca», di Giovanni Grande e «Fidanzati in abiti regionali», di Sandro Vacchetti (entrambi degli anni Trenta), anche «Mamma sirena», del 1933, di Elena König Scavini, la fondatrice della manifattura, con una stima di 1.800-2mila euro. Il 19 e 20 aprile è la volta di tappeti e tessuti: un’asta di circa 50 lotti, tra i quali segnaliamo una preghiera anatolica del XVII secolo che il catalogo riconduce alla città di Smirne (5.300-5.600 euro) e un tappeto persiano della città di Isfahan, anch’esso del XVII secolo, valutato 3.800-4mila euro. Nella stessa tornata una tovaglia ottocentesca in pizzo a punto di manifattura veneziana ha una quotazione di 6mila-6.500 euro.

Giacomo Francesco Cipper, il Todeschini, «Vecchia che canta»
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