Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

«Riposo» di Joan Rebull, una delle opere «velate». Museo di Maricel, Sitges

Image

«Riposo» di Joan Rebull, una delle opere «velate». Museo di Maricel, Sitges

Un velo nero sulle icone catalane

«Veli per la libertà» è un'iniziativa con cui il mondo dell’arte catalano risponde alla condanna per sedizione dei politici locali

Roberta Bosco

Leggi i suoi articoli

In questo periodo chi visita i musei catalani troverà alcune delle loro opere più iconiche e significative coperte da un velo nero. La statua di Augusto nel Museo Archeologico di Tarragona, la scultura «Contro l’invasore» di Miquel Blay nel Museo d’Arte di Girona o l’Esculapio nel Museo Archeologico di Barcellona sono alcune delle opere che partecipano a «Veli per la libertà» (#velsperlallibertat), una delle numerose iniziative con cui il mondo dell’arte della Catalogna risponde alla condanna per sedizione contro i politici catalani per avere organizzato un referendum di autodeterminazione.

La sentenza è stata accolta con un’ondata d’indignazione che si è materializzata in una pioggia di comunicati e nell’adesione totale dei lavoratori dei musei e dei centri d’arte allo sciopero generale del 18 ottobre, insieme a un centinaio di collettivi artistici e alla Plataforma Assemblearia d’Artistes de Catalunya. Chiusi anche la Sagrada Familia, le case di Gaudí e i teatri.

«Esprimiamo la nostra opposizione alla sentenza contro i leader indipendentisti. Rivendichiamo il diritto di protestare pacificamente e di essere ascoltati. La libertà d’espressione è una condizione indispensabile per la cultura e la democrazia», si legge nel comunicato della Fundació Miró.

Il Governo di Madrid ha proibito che le televisioni usino le definizioni «esiliati» e «prigionieri politici» e ha fatto chiudere i siti web del movimento sociale pacifista Tsunami Democratico. «I politici catalani hanno fatto quello che avevano promesso e rispettato la volontà di chi li aveva votati, se loro sono colpevoli lo siamo anche noi», affermano rappresentanti di spicco del mondo della cultura come il filosofo Xavier Antich e la scrittrice Empar Moliner.

«La cultura neutrale è una farsa. Abbiamo bisogno di creatività e d’immaginazione per capire la complessità del conflitto catalano, aggiunge la giornalista e critica d’arte Maria Palau in una delle opinioni che pubblica nel quotidiano «El Punt-Avui».

«Riposo» di Joan Rebull, una delle opere «velate». Museo di Maricel, Sitges

Roberta Bosco, 15 novembre 2019 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Quattro mostre a Palma di Maiorca celebrano l’artista che trascorse sull’isola baleare la maggior parte della sua vita

Hauser & Wirth presenta nella sua sede di Minorca una grande retrospettiva della fotografa statunitense dai mille volti e dalle mille identità, la prima in Spagna negli ultimi 20 anni

La designer, che ha concepito la mostra in ricordo di suo fratello Claude, espone al Museu Picasso di Barcellona opere della famiglia mai viste in pubblico prima d’ora

Nella Fundació Miró di Barcellona l’artista torinese ha realizzato un’installazione inedita che in autunno sarà trasformata in un parco infantile

Un velo nero sulle icone catalane | Roberta Bosco

Un velo nero sulle icone catalane | Roberta Bosco