Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Un particolare dell’altare maggiore nella chiesa di Notre-Dame-des-Miracles. © Michel Graniou - CMN

Image

Un particolare dell’altare maggiore nella chiesa di Notre-Dame-des-Miracles. © Michel Graniou - CMN

Terminato il recupero del monastero di Saorgio

L’edificio in valle Roia ha conosciuto mille vicissitudini, trasformato in ospedale durante il Terrore, convertito in colonia estiva nel 1903 e quindi in base militare tedesca durante la seconda guerra

Luana De Micco

Leggi i suoi articoli

Il restauro del monastero francescano di Saorgio in Val Roia, tra Provenza e Liguria, è finalmente terminato. La chiesa del convento, Notre-Dame-des-Miracles, fu costruita nel 1633 nello stile del Barocco italiano, con portico ad arcate e campanile a bulbo.

Il monastero ha conosciuto mille vicissitudini: trasformato in ospedale nel 1794, durante il Terrore, restituito ai monaci nel 1823, convertito in colonia estiva nel 1903 e quindi in base militare tedesca durante la seconda guerra mondiale. Lo Stato francese acquisì il monastero nel 1967 e nel 2001 lo adibì a residenza per scrittori e artisti. Il recupero, affidato all’architetto dei monumenti storici Antoine Madelénat, era necessario.

La chiesa soffriva di gravi infiltrazioni d’acqua e presentava profonde fessure causate da vecchi sismi. Le coperture in losa, una pietra locale, sono state rifatte. La chiesa è stata consolidata, la facciata restaurata, così come i decori interni, rovinati dall’umidità, i marmi, le boiserie, il maestoso retablo del coro e le pitture murali e delle volte del 1842.

Un altro intervento fondamentale ha riguardato i decori del refettorio e del chiostro dipinti nel Sei e Settecento con le allegorie delle Virtù, i quadranti solari e gli affreschi delle lunette delle arcate che illustrano la vita di san Francesco, realizzati da Calderari da Lugano nel 1760, e considerati il vero capolavoro della chiesa.

I lavori, iniziati nel 2019 con un budget di 1,4 milioni di euro e portati avanti dal Centre des Monuments Nationaux, sono stati rallentati dalla pandemia e dalla tempesta Alex del settembre 2020, che ha fatto molti danni ancora visibili nella valle.

I restauratori hanno anche avuto una sorpresa: si sono imbattuti in una colonia di pipistrelli che vive nella capriata della chiesa. È stato pertanto necessario adeguare il cantiere per salvaguardare la tranquillità dei chirotteri: l’imprevisto ha fatto perdere sei mesi.
IMG20220801160408773_130_130.jpeg

Una veduta del Monastero di Saorgio. Foto di David Bordes

Luana De Micco, 09 agosto 2022 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Al Capc di Bordeaux una collettiva riunisce oltre 30 artisti internazionali «che immaginano altre forme di produzione a partire da ciò che abbiamo sotto i nostri occhi»

Al Musée des Arts Décoratifs di Parigi la prima grande mostra dedicata allo stilista (ma anche scrittore, musicista e pittore) di inizio ’900, «maestro» di Yves Saint Laurent e John Galliano

Al Palais Galliera la prima grande retrospettiva parigina dello stilista californiano che si ispira alla Gothic Culture, a Joseph Beuys e ai film hollywoodiani degli anni Trenta

Un centinaio di sculture, disegni e incisioni, con documenti d’archivio e fotografie, ripercorrono alla Fondation Maeght di Saint-Paul-de-Vence la carriera di una delle scultrici più influenti del ’900

Terminato il recupero del monastero di Saorgio | Luana De Micco

Terminato il recupero del monastero di Saorgio | Luana De Micco