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Michela Moro
Leggi i suoi articoliÈ incredibile come dopo tanti anni di riscoperta dei luoghi milanesi, gli esploratori della Fondazione Trussardi riescano sempre a tirar fuori dal cappello una novità. L’Albergo Diurno Metropolitano «Venezia» è un posto speciale e fascinoso, nel quale Sarah Lucas (Londra, 1962) celebre per lo sguardo beffardo e acuto su tabù e atteggiamenti maschilisti, interviene mettendo in scena miti e stereotipi femminili e maschili.
Quando l’Albergo Diurno fu inaugurato nel 1926, su progetto attribuito a Piero Portaluppi, era una vera modernità: oltre a bagni pubblici, barbiere, parrucchiere e manicure, comprendeva casellario postale, telefono, deposito bagagli, agenzia di viaggio, sportello bancario, servizio di dattilografia, lavanderia e stireria per abiti, vendita di abbigliamento e oggetti d’uso personale e persino un avanguardistico impianto di radiodiffusione.
Caduto in disuso per lungo tempo, nel 2015 è divenuto patrimonio Fai e per la prima volta nei suoi 90 anni di storia, l’Albergo ospita un progetto site specific di arte contemporanea, realizzato grazie alla collaborazione tra la Fondazione Nicola Trussardi, Miart e Fai.
Venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 aprile si può visitare l’Albergo per scoprire un mix di mosaici, sculture, installazioni e interventi sonori che hanno come tema principale il corpo, la sua rappresentazione, le sue storie e gli stereotipi di cui si nutre la nostra società: un cortocircuito affascinante tra la Milano del secolo scorso e la visione pungente e dissacrante di Sarah Lucas.
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