Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliUno stanziamento di 2,5 milioni di euro dal Mibac dà il via al progetto di riqualificazione della Rocca di Castelnuovo di Garfagnana nel segno di Ludovico Ariosto, che dal 1522 al 1525 governò la Garfagnana per conto del Ducato Estense di Ferrara. A capo del progetto è Marco Dezzi Bardeschi, fondatore del Dipartimento per la Conservazione delle Risorse architettoniche e ambientali e del Dottorato in Conservazione dei Beni Architettonici al Politecnico di Milano.
Concepito in modo da far contribuire enti locali e associazioni a un più ampio processo di rilancio territoriale, il progetto si avvale, per la parte scientifica, di Lina Bolzoni della Scuola Normale Superiore di Pisa. La Rocca diverrà un polo interattivo per eventi culturali, teatrali e iniziative pubbliche, con sale multimediali, supporti tattili e tecnologie per i non vedenti e con l’hub museale dedicato ad Ariosto e alla Garfagnana del ’500.
Coinvolte anche la vicina fortezza di Mont’Alfonso sovrastante la Rocca Ariostesca, che si dice un tempo collegata da un percorso sotterraneo, la fortezza della Verrucole, la rocca di Camporgiano e la rocca di Trassilico, oltre ad altre fortificazioni come le rocche di Sassi, di Cascio, di Ceserana e il castello di Palleroso.

La Rocca di Castelnuovo di Garfagnana
Altri articoli dell'autore
Nella sede fiorentina della Galleria Poggiali sono riunite 25 opere dell’artista svizzero che trasforma l’arte optical in un’esperienza sensoriale
L’artista toscana inaugura il «Project Space» di Palazzo Strozzi con un’installazione che, ispirata ai versi di Eliot e con riferimenti a Brueghel, Bacon e Paula Rego, «riflette più sull’assenza umana che sulla sua presenza»
Identità culturale e linguaggio sono i temi dell’artista indiana, la tensione e il limite nel tempo e nello spazio quelli del vicentino. All’Arco dei Becci il colombiano che da ragazzino dipingeva con i numeri
Per il riallestimento del Salone nel Museo del Bargello, su quasi 2mila metri quadrati di superfici, pareti, volte, decorazioni architettoniche (costoloni e balze) ed elementi lapidei, sono state coinvolte professionalità interne ed esterne al museo