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Arabella Cifani
Leggi i suoi articoliVittorio Sgarbi ha fatto centro; si presenta giovanissimo di pensieri e sentimenti e spalanca agli studenti italiani le porte dell’arte attraverso il “Diario della capra 2019/20”. Un diario che dovrebbe stare nello zaino di ogni ragazzo italiano. Un anno scolastico da trascorrere con una selezione raffinata di opere d’arte ben riprodotte e non banali, con aforismi sull’arte di pensatori, filosofi, pittori e scrittori d’ogni tempo: da Wilde, a Guicciardini, Picasso, Huxley, D’Annunzio, Warol, per non citarne che alcuni.
A queste meditazioni “spot”, estremamente efficaci, scelte con attenzione non comune e con ottica precisa a quanto può interessate e piacere a un adolescente, Sgarbi aggiunge di suo delle riflessioni corrosive e scanzonate, che fanno sorridere ma soprattutto pensare. Sono riflessioni che i giovani possono recepire facilmente, ma che dovrebbero lasciare traccia nelle loro spesso distratte testoline. Ineffabili, come quella in cui definisce l’influencer “un pirla sfaticato che lucra su dei pirla danarosi incapaci di scegliersi da soli delle scarpe da pirla”.
Completano l’intelligente divertissmant di questo diario 16 vignette a tema artistico disegnate da Staino, acide e maligne quanto basta. L’iconica capra sgarbiana passeggia fra le pagine, sbeffeggia il Carpaccio con la rucola confuso con l’illustre pittore veneziano quattrocentesco (peraltro sconosciuto ai più) e Tiziano Vecellio drammaticamente amalgamato dagli studenti con Tiziano Ferro. L’agrodolce conclusione finale è quella che “l’unica speranza per uno studente è trovare un buon insegnante”.
Diario di una capra 2019/20, di Vittorio Sgarbi, pp. non numerate, ill., Baldini e Castoldi, Bergamo 2019, € 16,00

Vittorio Sgarbi
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