Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Una veduta aerea del Campo dei Miracoli di Pisa

Image

Una veduta aerea del Campo dei Miracoli di Pisa

Ora dal satellite il Ministero vede tutto

Strumentazioni all’avanguardia per il Piano straordinario di monitoraggio dei beni immobili

Stefano Miliani

Leggi i suoi articoli

A partire da una dozzina di campanili come casi pilota, da Venezia al Campo dei Miracoli di Pisa, la Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura porta avanti un Piano straordinario di monitoraggio e conservazione dei beni culturali immobili che ha una caratteristica speciale: i rilevamenti avvengono anche tramite satellite. Marica Mercalli, che ha diretto fino al primo marzo scorso la Direzione Sicurezza, spiega che i tecnici hanno incrociato la Carta del rischio dei monumenti con dati dell’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, e dell’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

Poi, nelle aree a maggior rischio di sisma, alluvione o frane, hanno scelto campanili e torri in quanto costruzioni più vulnerabili, e hanno avviato un dialogo con due monitoraggi già iniziati: uno sui campanili veneziani e uno sul Campo dei Miracoli dell’Opera primaziale pisana. «È un sistema complesso. Associare il tradizionale rilevamento di un edificio con quello satellitare permetterà di sapere anche a quale velocità un fattore di rischio diventa dannoso», spiega la storica dell’arte.

Dopo il crollo nel 2018 del tetto della Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami a Roma, ad esempio, dai dati satellitari è emerso che emergevano piccoli movimenti nella copertura: studiarli fornisce informazioni utili per un intervento preventivo. I dati vengono acquisiti tramite il sistema Cosmo-SkyMed realizzato dall’Asi, l’Agenzia Spaziale Italiana, in collaborazione con il Ministero della Difesa. I risultati si avranno entro un paio di anni.
Il piano investe anche parchi archeologici quali Colosseo, Ostia Antica, Pompei, Ercolano, Paestum e Velia e i Campi Flegrei.
 

Una veduta aerea del Campo dei Miracoli di Pisa

Stefano Miliani, 06 giugno 2023 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Lo riferisce un articolo di prossima pubblicazione sulla rivista accademica «Archeometry» dell’Università di Oxford, frutto di un lavoro di squadra: dopo aver esaminato alcuni campioni e confrontato i risultati con le banche dati, si è arrivati a supporre che l’evento ha avuto luogo tra i 4.200 e i 2.200 anni fa

«We Were Here», il documentario di Fred Kudjo Kuwornu presentato alla Biennale di Venezia del 2024, è in corsa per le nomination alle statuette di Los Angeles. «Nel ’500 e ’600 troviamo soggetti neri anche in dipinti di artisti famosi. Ho cercato di intercettare quel momento dell’Europa in cui la razza non era una categoria su cui costruire differenze o un’ideologia razzista», racconta il regista

 

 

Sei anni fa il critico d’arte insultò l’allora presidente di Italia Nostra, contraria al prestito al Louvre del foglio di Leonardo. Dopo sei anni la vicenda si chiude con scuse via social e «una stretta di mano a distanza»

 Da un incontro di studi moderato da Andrea De Marchi è emerso che la riproduzione 1:1 dell’«Adorazione dei Magi» degli Uffizi, ora restaurata ed esposta nella Pinacoteca Molajoli, era stata commissionata nel 1927 a Umberto Giunti, allievo di un celebre falsario, non per essere venduta come originale, bensì per abbellire un palazzo

Ora dal satellite il Ministero vede tutto | Stefano Miliani

Ora dal satellite il Ministero vede tutto | Stefano Miliani