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Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliSono visibili in un deposito temporaneo, climatizzato, approntato nei sotterranei di Palazzo Ottoni, dipinti e sculture dal Museo Piersanti, dalla Pinacoteca Civica Raffaele Fidanza e da varie chiese, luoghi tutti inagibili per il sisma dello scorso 30 ottobre.
Su progetto scientifico di Giulia Spina, l’iniziativa intitolata «Matelica Museo aperto» è voluta dal sindaco e storico dell’arte Alessandro Delpriori con la Diocesi di Fabriano-Matelica e la Provincia francescana Picena per evitare quel dislocamento nel laboratorio di restauro di Ancona osteggiato in paese (cfr. n. 371, gen. ’17, p. 10).
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