Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliPer festeggiare i suoi 30 anni, il Fondo Ambiente Italiano grazie al contributo di Edison ha sostenuto il restauro della porta in travertino del Mausoleo del Quadraro detto «delle Tre Porte», presentato l’11 giugno scorso al chiostro grande della Certosa di Santa Maria degli Angeli nel Complesso delle Terme di Diocleziano.
Vale la pena ripercorrere in breve la storia di questo importante complesso ipogeo, databile alla prima metà del I secolo a.C. e utilizzato fino al I d.C. Scoperto per caso nel 1992 al IV miglio dell’antica via Latina durante i lavori per la ferrovia Roma-Ciampino, venne riaperto nel 2008 e «salvato» con una grande operazione di rimozione e trasporto alle Terme di Diocleziano, dove oggi giace smontato nella nuova struttura seminterrata nei giardini dell’entrata da via Enrico de Nicola.
Il mausoleo presenta un’anticamera e una camera sepolcrale di circa 20 mq, coperta da una volta a botte e impreziosita da stucchi: ghirlande, festoni, bucrani, lesene e finti capitelli, scene figurate e così via, con un apparato iconografico legato a culti misterici orfico-ellenistici.
Il restauro della porta, che si inserisce nella campagna di recupero che ha coinvolto tutti gli apparati decorativi del monumento, è stato eseguito nel laboratorio di Carlo Usai, sotto la direzione del Museo Nazionale Romano. Dei due battenti oggi non rimangono che le metà inferiori, i cui svariati frammenti sono stati ricomposti e ripuliti.
L’augurio della direttrice Daniela Porro è che questo intervento possa fare da volano alla ripresa dei lavori, in un’ottica di riassemblaggio e apertura al pubblico dell’intero mausoleo.
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