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La pistola di Verlaine

Luana De Micco

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Sembrerebbe una banale rivoltella calibro 7 mm a 6 colpi, di tipo Lefaucheux, col calcio in legno; se non fosse che è la pistola con cui, il 10 luglio 1873, Paul Verlaine sparò a Arthur Rimbaud. Quella mattina, il poeta si recò all’armeria Montigny di Bruxelles e acquistò la pistola per 23 franchi. Il prossimo 30 novembre l’arma sarà venduta all’asta da Christie’s, con una stima di 50-70mila euro.

Sull’originalità dell’oggetto non ci sono dubbi: il numero di serie inciso sul revolver è 14096, lo stesso che figura sul registro dell’armeria accanto al nome di Verlaine. I due poeti si amavano in modo passionale e tormentato. Rientrato nella camera d’albergo della rue des Brasseurs, Verlaine vi trovò Rimbaud pronto a lasciarlo. Folle di rabbia sparò contro l’amante, ferendolo al polso. L’arma fu confiscata dalla polizia, insieme ai documenti e agli oggetti personali trovati nella camera. Verlaine rimase in prigione due anni.

Tempo dopo, documenti e oggetti, nonché le poesie che Verlaine scrisse in prigione, entrarono nella collezione della Biblioteca Reale di Bruxelles. La rivoltella invece fu restituita all’armeria che la conservò fino alla sua chiusura, nel 1981. A quel punto fu donata all’attuale proprietario, che ha deciso di metterla all’asta.

Luana De Micco, 03 novembre 2016 | © Riproduzione riservata

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La pistola di Verlaine | Luana De Micco

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