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Dettaglio di di un ritratto dalla serie «I travestiti» (1965-71) di Lisetta Carmi, stima 2.500-3mila euro. Cortesia di Finarte

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Dettaglio di di un ritratto dalla serie «I travestiti» (1965-71) di Lisetta Carmi, stima 2.500-3mila euro. Cortesia di Finarte

La fotografia si mette a nudo da Finarte

Gli scatti senza veli di artisti storici e contemporanei nell’asta tematica in programma a Milano il 14 marzo

Elena Correggia

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Genere amato ed esplorato dall’arte fin dai tempi antichi, il nudo è il tema a cui Finarte dedica un’intera asta di fotografia, «Unveiled beauty», che verrà battuta in via dei Bossi a Milano il 14 marzo. I corpi, maschile e femminile, diventano così protagonisti e ispiratori della ricerca di numerosi autori, da artisti storici come Carlo Mollino, Henri Cartier-Bresson ed Edward Weston, fino ai fotografi contemporanei quali Occhiomagico e Marino Parisotto.

Il catalogo di 160 lotti parte dai ritratti intimi e delicati di Lisetta Carmi, che racconta il mondo dei travestiti (due le opere all’incanto stimate 2.500-3mila euro l’una), per passare poi ai nudi idealizzati e in posa, riecheggianti la statuaria classica, datati inizio Novecento, del barone Wilhelm von Gloeden. Una polaroid degli anni ’70, scattata in un interno, ammiccante ed erotica, esemplifica invece la visione di Carlo Mollino, «Senza titolo (Figura femminile in studio)», valutata 8-10mila euro.
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L’armonia delle forme può essere studiata e meditata come quella raggiunta da Imogen Cunningham nel ritrarre i morbidi capelli della modella in «Phoenix Recumbent» (3-4mila euro), oppure spontanea come nelle due foto di Walter Leonardi che celebrano la maternità (600-800 euro). Sono pose giocose quelle assunte dalle prostitute andaluse ritratte da Henri Cartier-Bresson in «Alicante» (5-6mila), oppure teatrali come in «Lisa with Harp» di Horst P. Horst (4-6mila), o nelle immagini levigate, dai forti contrasti di luce, come un quadro di Ingres, realizzate da Florence Henri (800-1.200).

Non mancano poi le sperimentazioni di maestri del colore, che paiono quasi astrarre le sinuosità del corpo per trasformarle in elementi formali della composizione. Diversi i lavori in asta di Franco Fontana fra cui «Presenza Assenza», «Piscina», «Frammenti», posti a confronto con quelli di Lucien Clergue, come la stampa cibachrome vintage «Vikki in Death Valley» (1.800-2.500), che creano visioni in cui le curve del corpo si assimilano a nuvole, onde, dune, colline, diventando esse stesse parte integrante del paesaggio.

La costruzione onirica avvolta da una luce calda del trittico di polaroid di Maurizio Galimberti «Tre nudi, Stella di Plastica, Parigi» (2-3mila) è affiancata dalle foto che raccontano frammenti di storie, secondo quanto colto dal fotografo di moda Marino Parisotto, mentre un chiaro richiamo al Surrealismo trapela dall’originale composizione a collage di Occhiomagico, ovvero Giancarlo Maiocchi in «La camera chiara di Narciso» (600-800).

Elena Correggia, 13 marzo 2024 | © Riproduzione riservata

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