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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliNew York. «La maestosa “Danae” di Orazio Gentileschi è un capolavoro della pittura italiana del XVII secolo», ha dichiarato Timothy Potts, direttore del J. Paul Getty Museum, commentando l’acquisto da parte dell’istituzione americana del dipinto messo in vendita ieri da Sotheby’s a New York, alla cifra di 30,49 milioni di dollari, pari a 28 milioni di euro (diritti compresi; un prezzo entro le stime di 25-35 milioni di dollari).
Il museo ha riunito così la «Danae» con «Lot e le sue figlie», due dei tre dipinti (con una «Maddalena» ora conservata in una collezione privata newyorkese) commissionati all’artista dal nobile genovese Giovan Antonio Sauli nel 1621. In dollari la somma moltiplica per oltre sette volte il precedente record d’asta del pittore (che erano i 2 milioni di sterline, allora corrispondenti a 4,1 milioni di dollari e a 2,9 milioni di euro, battuti a Londra il 6 dicembre 2007 da Christie’s per una «Madonna con Bambino» di 91,4x73 cm del pittore pisano).
L’asta di Sotheby’s di ieri sera, pur proponendo secondo gli addetti ai lavori opere molto importanti, ha deluso le aspettative: dei 61 lotti del catalogo solo 31 sono stati aggiudicati. Tra gli invenduti illustri, un interno dell’abbazia di Westminster (la cappella di Enrico VII) di Canaletto (che era stimato 5-8 milioni di dollari) e un «Cristo della moneta» di Anton van Dyck (quotato 2-3 milioni di dollari).
Tra le altre aggiudicazioni si segnalano invece i 4,73 milioni di dollari (4,34 milioni di euro; stime 4-6 miloni di dollari) per «San Martino guarisce l’indemoniato» di Jacob Jordaens e i 3 milioni di dollari (2,75 milioni di euro) per «Il municipio di Haarlem con l’entrata di Maurizio, principe di Orange», di Pieter Jansz. Saenredam (stime 2,5-3,5 milioni di dollari).
L’asta ha incassato in totale 53,5 milioni di dollari, pari a circa 49 milioni di euro.

Orazio Gentileschi, «Danae», 1621
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