IL NUMERO DI GIUGNO 2025 in edicola
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Giovane (è poco più che trentenne, nata in Scozia nel 1982), attiva a Londra, in una delle scene più cool del contemporaneo, Caroline Walker è una pittrice, che per di più ama dipingere a olio su materiali tradizionali e preziosi come la tavola o il lino, prova vivente del fatto che la pittura, così spesso data per morta, gode invece di ottima salute.
Fino al 16 gennaio nella sua seconda personale, intitolata «Set Piece», da Project B, la Walker presenta 15 dipinti a olio di dimensioni diverse, quasi sempre abitati da figure femminili immobili, come in attesa, lo sguardo spesso puntato altrove, con studiata indifferenza verso le compagne, talora invece indagatore, sempre inserite in luoghi resi teatrali dalla tonalità della luce fortemente colorata e uniforme, che bagna la scena come se provenisse dal proiettore di un set cinematografico o di una pièce teatrale.
Le figure, poi, si palesano ma subito si fondono e confondono nella tessitura delle pennellate: finiscono così per rivelare l’artificio insito nella pittura, mentre coinvolgono l’osservatore in un gioco ambiguo e illusorio, al confine tra finzione e realtà, che diventa anche un’indagine sullo statuto della visione nell’arte (e nella pittura specialmente) del nostro tempo.
Ada Masoero, 09 gennaio 2015 | © Riproduzione riservata
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