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Guglielmo Gigliotti
Leggi i suoi articoliSpoleto (Pg). Nel contesto del 58° Festival dei Due Mondi, Spoleto celebra il centenario della nascita di Leoncillo (Spoleto 1915-Roma 1968) con la realizzazione di un suo sogno e un grande convegno. Il sogno era di vedere le sue sculture emergere dall’acqua cristallina delle Fonti del Clitunno, come un miracolo. L’architetto Alberto Zanmatti, responsabile degli allestimenti della storica mostra «Sculture nella città» del 1962, curata da Giovanni Carandente, ce la mise tutta per rendere possibile questo progetto, ma dovette desistere per motivi tecnici. Ora, lo stesso Zanmatti, Fabio Sargentini e Gianluca Marziani, direttore del Museo di Palazzo Collicola Arti Visive, hanno riunito le loro forze e, in qualità di curatori della mostra «Ritorno alle Fonti» (visitabile fino al 12 luglio), sono giunti a dar corpo, in forma lievemente differente, al sogno di Leoncillo, disponendo quattro sculture del periodo informale sull’isolotto del bacino d’acqua delle Fonti del Clitunno. Le totemiche sculture svettano così ora come tronchi feriti o rocce sanguinanti in un mare di riflessi e silenzio (nella foto di Alessandro Vasari). Dal Museo di Palazzo Collicola viene la coppia «Affinità patetiche», dalla collezione Sargentini, «San Sebastiano I e II».
Il 9 e il 10 luglio si svolgerà, invece, nella Sala Conferenze del Complesso Monumentale San Nicolò a Spoleto, l’incontro di studio «Natura ed espressione. L’approdo sofferto di Leoncillo», curato da Stefania Petrillo e Anna Leonardi. Dello scultore morto 52enne, oggi riconosciuto tra i maggiori della plastica europea del secolo, parleranno Renato Barilli, Alberto Boatto, Luca Bochicchio, Maurizio Calvesi, Maria Ida Catalano, Bruno Corà, Enrico Crispolti, Alessandro Del Puppo, Chiara Fabi, Anna Leonardi, Giancarlo Limoni, Bruno Mantura, Mariastella Margozzi, Francesco Mariani, Gianluca Marziani, Enrico Mascelloni, Maria Grazia Messina, Francesca Romana Morelli, Stefania Petrillo, Vittorio Rubiu, Fabio Sargentini, Francesco Scoppola, Claudio Spadoni, Claudia Terenzi, Italo Tomassoni, Marco Tonelli, Bruno Toscano e Caterina Zappia.
Leoncillo, «Ritorno alle Fonti». Foto: Alessandro Vasari
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