Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

«Living-Inside» (2021) di Chiharu Shiota, Cortesia diella Galerie Danil Templon, Chiharu Shiota, Adagp, Parigi 2022. Fotografia di Tanguy Berdeuley

Image

«Living-Inside» (2021) di Chiharu Shiota, Cortesia diella Galerie Danil Templon, Chiharu Shiota, Adagp, Parigi 2022. Fotografia di Tanguy Berdeuley

Il lockdown vissuto da Shiota

L’installazione della famosa artista giapponese giunge al Musée Guimet per riflettere sulle ansie legate alle incognite della crisi sanitaria ma anche sullo spazio domestico

Luana De Micco

Leggi i suoi articoli

Chiharu Shiota (Osaka, 1972) è nota per le sue opere spettacolari in cui tesse, tende e intreccia fili come fossero ragnatele gigantesche che intrappolano gli oggetti più comuni. Sino al 6 giugno l’artista giapponese è ospite del Musée Guimet, il museo nazionale delle arti asiatiche, con la mostra «Carte blanche à Chiharu Shiota», in cui realizza un’installazione concepita durante il primo lockdown del 2020, da lei trascorso chiusa nella sua casa di Berlino, dove vive da diversi anni.

Il nuovo lavoro è una riflessione sulle ansie legate alle incognite della crisi sanitaria, ma anche sullo spazio domestico, sulla casa come luogo rassicurante in cui rintanarsi per proteggersi da un mondo esterno diventato inquietante. Ritornano anche temi a lei cari, come il silenzio, l’immobilismo, l’incertezza. «Con i suoi fili, Chiharu Shiota, scrive il museo in una nota, tesse una rete protettiva inestricabile intorno a un quotidiano diventato minuscolo».

Allieva di Marina Abramovic, Chiharu Shiota è nota in particolare per la sua partecipazione alla Biennale di Venezia, nel 2015, per la quale aveva creato «The Key in the Hand», un’installazione composta da due barche di legno, un reticolato di fili rossi e più di 50mila chiavi, donate da persone di tutto il mondo.

«Living-Inside» (2021) di Chiharu Shiota, Cortesia diella Galerie Danil Templon, Chiharu Shiota, Adagp, Parigi 2022. Fotografia di Tanguy Berdeuley

Luana De Micco, 07 maggio 2022 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Al Musée Jacquemart-André una trentina di dipinti del pittore francese in dialogo con opere di suoi contemporanei: «Lo pseudocaravaggismo di de La Tour è diverso perché la dimensione spirituale della sua pittura è molto più astratta»

In attesa della grande mostra sul Minimalismo, alla Bourse de Commerce-Pinault Collection la prima personale in Francia dell’artista brasiliana 

Dal Trecento a Batman, dal Revival ottocentesco al punk, da Brassaï a Delvoye, al Louvre-Lens è sottolineata l’attualità di uno stile capace di rispondere ai tormenti, alle angosce e ai desideri trasgressivi di epoche diverse

Al Petit Palais di Parigi una rilettura critica della produzione dell’artista a 300 anni dalla sua nascita

Il lockdown vissuto da Shiota | Luana De Micco

Il lockdown vissuto da Shiota | Luana De Micco