Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Olga Scotto di Vettimo
Leggi i suoi articoli«Balera» è il titolo del nuovo progetto espositivo, pensato in continuità con la mostra «Più in là che Abruzzi», curata da Simone Ciglia al MuMi-Museo Michetti di Francavilla a Mare nel 2019, che Eugenio Tibaldi presenta fino al 12 febbraio alla Galleria Umberto Di Marino.
Le tre installazioni in mostra, accompagnate dai disegni progettuali, si riferiscono all’indagine che l’artista piemontese (Alba, Cn, 1977) ha compiuto su alcuni abitanti dell’Abruzzo, regione considerata storicamente come territorio di estremo confine del Regno borbonico.
Per cogliere la percezione che gli abruzzesi hanno della propria condizione di emarginazione, Tibaldi ha somministrato un questionario a quelle stesse persone che, avendo partecipato al bando «Abruzzo Include», avevano quindi dichiarato la propria condizione di marginalità.
Ciò che all’artista interessa non è lavorare sull’oggettività del dato, ma sulla percezione che l’individuo ha di sé, quindi su come il sentimento personale di esclusione sociale, politica, economica e culturale, se «autocertificato» con la partecipazione al bando pubblico, automaticamente si «istituzionalizzi» e, quindi, diventi più vero: il passaggio dalla percezione alla dichiarazione di fatto.
Perché siano le percezioni soggettive a emergere, le sale della galleria sono prive della consueta illuminazione artificiale, in modo che le sensazioni derivanti da ciascun oggetto che compone le sculture possano affiorare, mutevoli, col mutare della luce naturale.

Una veduta della mostra di Eugenio Tibaldi a Napoli
Altri articoli dell'autore
Dal 18 settembre sarà online l’intero catalogo digitale dell'istituzione che custodisce il celeberrimo «Cristo velato» di Giuseppe Sanmartino. È il primo museo in Italia a utilizzare la piattaforma open-source Quire, ideata dal Getty. Molte le novità emerse durante la schedatura scientifica
Colazioni d’artista, dialoghi tra artisti, curatori e scrittori nei luoghi simbolo dei Campi Flegrei, performance tra Rione Terra, Anfiteatro Flavio e il mare, visite guidate, proiezioni e cerimonia del Premio Italics d’oro hanno scandito le fitte giornate di un’edizione di successo
Colazioni d’artista, passeggiate nel Rione Terra, itinerari nei Campi Flegrei e fino a Napoli, mostre, visite guidate e performance e il canto di La Niña a chiudere la giornata
Inaugura oggi la stazione Monte Sant’Angelo commissionata nel 2003 nell’ambito di un progetto di rigenerazione dell'area est del capoluogo. «Nella città del Vesuvio e della porta mitica all’Inferno di Dante ho trovato importante cercare di confrontarmi con ciò che significa davvero scendere sottoterra» ha dichiarato l’artista anglo-indiano