Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliSaggi archeologici hanno confermato l’esistenza del probabile Tempio della Fortuna nel centro di Fano, nell’area dell’ex maglificio Icomas. Il primo muro fu scoperto nel 1840 nel complesso di Sant’Agostino, attiguo all’ex filanda acquistata dal Comune.
«L’indagine archeologica ha fatto emergere importanti elementi di quello che potrebbe essere il Tempio eponimo della città di Fanum Fortunae e sulla sua connessione con il Teatro romano» (del II secolo d.C.): così hanno detto il sindaco Massimo Seri e la soprintendente delle Marche Marta Mazza insieme a chi ha diretto i lavori per la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Maria Raffaella Ciuccarelli e Simona Guida.
Gli scavi hanno portato alla luce «il muro esterno speculare del cripto-portico, sul lato sinistro, realizzato secondo la stessa tecnica delle strutture conservate sotto Sant’Agostino». La scoperta è rilevante anche per il progetto che destinerà l’area a zona museale.
Gli scavi del Tempio della Fortuna a Fano (Pu)
Altri articoli dell'autore
Il professor Mirko Santanicchia illustra in anteprima il restauro della possente rocca del Vignola e il progetto del nuovo Museo Diocesano
Nella Chiesa della Misericordia di San Severino Marche una settantina di opere, quasi tutte su carta, di oltre 40 autori dagli anni Quaranta ad oggi
Encomiabile la ricostruzione della Basilica distrutta all’80% dal sisma del 30 ottobre 2016. Entro un anno e mezzo si prevede la conclusione dei lavori anche nella Cattedrale di Santa Maria Argentea. La sfida, anche qui, è «com’era dov’era, ma con più sicurezza»
Riapre dopo il terremoto del 2016 con un nuovo ordinamento «tipologico» e con opere provenienti dalle chiese allora danneggiate. In mostra anche Giovan Battista Tiepolo e Valentin de Boulogne


