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Egizi egittizzanti

Olga Scotto di Vettimo

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Nato dalla collaborazione del museo con l’Università «L’Orientale» di Napoli e il Museo Egizio di Torino, il progetto è curato da Valeria Sampaolo. Il percorso articolato per temi si sviluppa in cinque sale del piano seminterrato attraverso circa 1.200 reperti facenti parte dei 2.500 oggetti databili tra il 3000 a.C. e il 640 d.C. pervenuti al museo borbonico tra il 1803 e il 1917 mediante l’acquisizione di collezioni private.

Tale raccolta include anche oggetti egittizzanti, imitazioni di originali, di particolare interesse poiché rinvenuti dalla seconda metà del Settecento in varie località archeologiche della Campania. Il percorso espositivo mette in evidenza i reperti che raccontano il mondo faraonico, accompagnando inoltre il visitatore nella storia delle collezioni, evidenziando le influenze della cultura egizia sul mondo occidentale antico e moderno e, in particolare, i rapporti con Napoli e la Campania.

Oltre a una moderna segnaletica, il museo si è dotato di apparati introduttivi e supporti didattici multimediali che introducono alla storia del collezionismo egittologico sette-ottocentesco e a quella delle sistemazioni museografiche e ripercorrono i vari intrecci e legami storici, culturali e scientifici. Vi è inoltre una nuova collana editoriale edita da Electa dedicata alle singole collezioni del museo. Al volume sulla Sezione Egizia seguirà quello sulla Sezione epigrafica.

Particolarmente attento al target infantile, il museo ha ideato un percorso di visita riservato ai bambini e pubblicato un libro illustrato da Blasco Pisapia sul mondo dei faraoni. Tale pubblicazione rientra nel progetto «Obvia-Out of Boundaries Viral Art Dissemination» condotto con l’Università degli Studi di Napoli «Federico II» e finalizzato ad azioni di marketing del Mann. La collaborazione del museo con istituzioni sia del territorio sia internazionali si consoliderà nei prossimi anni con importanti esposizioni: nel 2017, contestualmente alla riapertura della Sezione magno-greca, verrà inaugurata con la Soprintendenza agli Scavi di Pompei una mostra in due sedi (Napoli-Pompei) sul rapporto tra Pompei e la Grecia.

Nella primavera 2018 è prevista un’esposizione sugli Etruschi e Pompei, seguita nell’autunno da una rassegna organizzata con il Musée National Picasso-Paris sul rapporto tra Picasso e l’antico, focalizzato sulla figura del Minotauro.

Olga Scotto di Vettimo, 01 dicembre 2016 | © Riproduzione riservata

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