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Elena Franzoia
Leggi i suoi articoliFrank Lloyd Wright nel 1951, Le Corbusier nel 1963 e Alvar Aalto nel 1965-66 furono protagonisti di tre grandi mostre curate nel fiorentino Palazzo Strozzi da Carlo Ludovico Ragghianti nell’ambito di un più vasto progetto espositivo, mai realizzato, dedicato all’architettura moderna italiana e internazionale. Il volume curato da Lisa Carotti ne approfondisce il significato.
«La finalità di queste occasioni, scrive la Carotti, è aprire la cultura italiana, e in particolare quella fiorentina, all’architettura moderna, nella quale è identificata principalmente l’opera dei grandi maestri, secondo un atteggiamento prudenziale che tradisce tutta la difficoltà di una simile operazione all’indomani della guerra, in pieno dibattito sulle modalità della ricostruzione dei centri storici distrutti e nel contesto culturale fiorentino, conservatore e aristocratico».
Il volume rileva in particolare l’attenzione dedicata dal critico lucchese al disegno come fondamentale testimonianza del processo creativo. Un approccio di grande modernità all’epoca incompreso dagli stessi grandi maestri, che si dimostrarono molto perplessi se non addirittura contrari all’idea di esporre la documentazione grafica delle loro opere.
Lo studio di Lisa Carotti riserva infatti un’importante riscoperta: la pubblicazione degli inediti commenti di Ragghianti al corpus dei disegni wrightiani, che avrebbe dovuto costituire un’opera in sei volumi mai pubblicata a causa della mancata cessione dei diritti d’autore da parte del maestro statunitense e del suo staff.
Del disegno e dell’architettura: il pensiero di Carlo Ludovico Ragghianti. Analisi critica delle mostre di Wright, Le Corbusier e Aalto a Palazzo Strozzi
di Lisa Carotti, 272 pp., ill., Fondazione Ragghianti Studi sull’arte, Lucca 2020, € 26
Le Corbusier e Carlo Ludovico Ragghianti all’inaugurazione della mostra del 1963
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