Luca Scarlini
Leggi i suoi articoliMassimo Osti, scomparso nel 2005, per un trentennio ha proposto idee alla moda maschile, come voleva il logo delle sue numerose imprese, firmando innovazioni notevoli nel mondo tessile, tra cui la «lana smerigliata», destinata a creare capi di grande comodità e resistenza.
L’archivio che porta il suo nome a Bologna conserva i numerosi frutti della sua ricerca: il bel libro curato da Daniela Facchinato ricostruisce un itinerario che in primo luogo è una collezione di eteronimi.
All’inizio si trattava di t-shirt con stampe inusuali, con il logo Chomp Chomp, per poi passare alla più nota CP Company, in cui l’acronimo stava per Chester Perry, la ditta per cui lavorava il burocrate Bristow, star del fumetto anni Sessanta di Frank Dickens. Se moltissimi sono i testimonial illustri della sua produzione, colpisce specialmente il lavoro di moodboard, in cui immagini del Grande Gatsby, uniformi militari e antiche barberie si fondono nello shop più famoso del designer, che aprì il suo primo negozio a New York dentro il Flatiron Building.
Ideas by Massimo Osti, di autori vari, a cura di Daniela Facchinato, testi in inglese e italiano, Corraini, Mantova 2016, € 65,00

La copertina del volume

Massimo Osti
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