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Boudoir & baguette

Luana De Micco

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È deciso, dopo anni di proposte bocciate (tra cui un albergo di lusso): lo storico Hôtel de la Marine aprirà nel 2018 come museo di se stesso (ma anche spazio commerciale per cibi e vini francesi)

Ci sono voluti quasi nove anni di polemiche e ripensamenti, ma alla fine la decisione è presa: l’Hôtel de la Marine sarà restaurato e aperto al pubblico nel 2018. Il sontuoso palazzo della place de la Concorde, che fa da pendant all’hôtel de Crillon, è uno dei gioielli architettonici della piazza parigina che si affaccia sui giardini delle Tuileries e sul viale degli Champs Elysées. Per più di duecento anni, e fino al 2015, è stata la sede dello Stato maggiore della Marina. Ma è dal 2007, dall’annuncio cioè dell’imminente trasferimento dei militari, che si dibatte sulla sorte dell’edificio. 

L’Hôtel de la Marine fu costruito tra il 1757 e il 1774 da Ange-Jacques Gabriel, l’architetto di Luigi XV. Gli interni sono di Jacques Gondouin, che si ispirò a Giovanni Battista Piranesi, ma furono ampiamente riallestiti nel Secondo Impero. La grande scalinata è di Jacques-Germain Soufflot, l’architetto del Panthéon. 

Il palazzo è stato teatro di diversi episodi della storia di Francia. Ospitò il Garde-Meuble royal, che gestiva gli arredamenti delle dimore reali. Vi si conservarono le armature dei re e i gioielli della Corona. Fu saccheggiato alla Rivoluzione. Nel 1793 è qui che fu firmato il processo verbale contro Maria Antonietta (nel boudoir biblioteca che ora porta il nome della regina ghigliottinata) e nel 1848 l’abolizione della schiavitù in Francia. Nel 1810 vi si celebrarono le nozze di Napoleone I e Maria Luisa. Infine, i tedeschi lo occuparono nel 1940. 

Nel 2007 alla Francia si poneva dunque un dilemma: che fare di quei 20mila metri quadrati di saloni carichi di storia, pieni di 700 oggetti d’arte e mobili, destinati a  rimanere vuoti? In un primo tempo lo Stato aveva deciso di mettere il palazzo in vendita, ma di fronte alle proteste dovette fare marcia indietro.

Un progetto per trasformare l’Hôtel de la Marine in albergo di lusso, boutique e ristoranti sollevò tali polemiche da essere abbandonato. Nel 2010 uno studio di esperti dimostrò il «valore patrimoniale» dell’intero edificio, con le sue 500 stanze, e non solo dei saloni del piano «nobile».

I decori d’epoca, spiegavano gli esperti, sono nascosti sotto i controsoffitti degli uffici della Marina. Nel 2011 si coinvolse il Louvre per fare del palazzo un’ala del museo, ma il progetto risultò troppo oneroso. Nel 2014 fu affidato al Centre des monuments nationaux (Cmn) il compito di avanzare delle proposte. Ed è il progetto del Cmn a essere stato infine approvato: sarà creato un circuito di visita negli appartamenti storici ornati di stucchi e boiserie, la Galerie dorée, il boudoir, la grande sala da ballo. La loggia con vista sulla piazza farà parte della visita.

Il piano terra sarà dedicato alla gastronomia francese (una proposta che solleva a sua volta diverse critiche perché è previsto anche uno spazio commerciale). L’ampio cantiere di restauri è appena iniziato. I lavori sono stimati tra i 60 e gli 80 milioni di euro. Il primo gennaio il Cmn, che si occupa già di un centinaio di luoghi storici in Francia, ha ripreso ufficialmente la gestione dell’Hôtel de la Marine. L’apertura al pubblico è attesa per l’autunno 2018.

Luana De Micco, 04 febbraio 2016 | © Riproduzione riservata

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