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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliIl pittore e scultore futurista Umberto Boccioni (1882-1916), è al centro di uno studio sulle sue origini. Venuto al mondo «per caso» a Reggio Calabria, solo pochi giorni dopo la nascita fa ritorno in Romagna con la famiglia, originaria di Morciano di Romagna, allora in provincia di Forlì, dov’era anche una casa avita ora di proprietà comunale.
Lo racconta Giuliano Cardellini, artista e avvocato che in questi anni ha perseguito il sogno scientifico che sfocerà il 19 giugno nell’inaugurazione del Museo Tmub (Temporary Museum Umberto Boccioni), creato dalla Fondazione Boccioni. Ad aprire gli spazi, oltre a Cardellini, presidente della Fondazione, sarà l’architetto Gianfranco Giovagnoli, nuovo membro d’onore dell’ente e autore del primo progetto di riqualificazione di Casa Museo Boccioni, l’abitazione della famiglia Boccioni a Morciano di Romagna. Insieme a loro anche la storica dell’arte Beatrice Buscaroli, direttrice artistica di Tmub.
«Il nostro museo, primo e unico dedicato all’artista, spiega il presidente Cardellini, è formato da 15 pareti dedicate a vita e opere dell’inventore del Dinamismo Plastico. Racconteremo la composizione della sua ampia famiglia, focalizzandoci soprattutto sulle origini romagnole, di Morciano, di queste persone: il nostro non è e non deve sembrare campanilismo, ma tentativo di ristabilire la verità storica sulle origini dell’artista nato del tutto casualmente a Reggio Calabria. Racconteremo inoltre la sua produzione, compresi i numerosi scritti e lungo il percorso comprenderemo tante opere di artisti contemporanei dedicate a Boccioni. Inauguriamo il museo in una sede temporanea, in attesa di trovare sede definitiva nella casa natale dei genitori dell’artista».
Conferma Beatrice Buscaroli: «La nascita di un luogo dedicato al più vicino degli artisti che seguirono Marinetti all’inizio del movimento Futurista ci sembra un omaggio dovuto, un modello per altre iniziative. Lo scopo è raccogliere tutti i possibili documenti relativi a Boccioni, costituire una biblioteca e una fototeca e poi radunare altri appassionati di questo artista, la cui vita e opera sono una summa del Futurismo e del suo slancio verso un futuro che riserverà molte sorprese».

Umberto Boccioni
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