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Anny Shaw
Leggi i suoi articoliMalgrado l’atmosfera tesa per Brexit, le aste contemporanee hanno sostenuto le quotazioni.Liu Yiqian paga un prezzo record per Saville, venduti i Basquiat di Johnny Depp
A dispetto di un clima teso per gli esiti del referendum londinese e di qualche incidente di percorso (come il ritiro di un Richter da Christie’s), le aste contemporanee londinesi hanno sostenuto le quotazioni dei grandi nomi e hanno dimostrato una buona vivacità.
Il 27 Phillips ha messo insieme una buona vendita di 31 lotti di arte del XX secolo e contemporanea. Il totale di 14,4 milioni di euro diritti compresi si è attestato appena sopra le stime, comprese tra 12,3 e 18 milioni, e ha rappresentato un calo del 34,6% rispetto allo scorso anno quando i lotti in offerta erano 50. La percentuale di venduto si è fermata a un modesto 68%. Solo due opere hanno superato la soglia del milione di sterline. Una marina in tempesta di Anselm Kiefer è stata venduta per 2,9 milioni di euro (stime 480-720mila). Il 28 giugno da Sotheby’s sono stati segnati nuovi record per Keith Haring e Jenny Saville, il cui monumentale dipinto «Shift», visto l’ultima volta alla mostra «Sensation» della Royal Academy nel 1997, è stato acquistato dal Long Museum di Liu Yiqian per 8 milioni di euro (stime 1,8-2,4).
Il miliardario cinese si è aggiudicato il dipinto battendo altri quattro contendenti, tra i quali il megamercante statunitense Larry Gagosian. L’opera sarà esposta a Shanghai in una mostra di artiste internazionali intitolata «She». «È bello constatare che alcune esportazioni britanniche restino desiderabili», ha dichiarato il banditore di Sotheby’s Oliver Barker prima di battere il martelletto e riscuotere un caloroso applauso. Le conseguenze a lungo termine per l’export britannico sono ancora ignote, ma secondo alcuni mercanti Brexit potrebbe avvantaggiare il mercato dell’arte nel breve termine con gli investitori alla ricerca di rifugio nell’arte e i saggi collezionisti alla ricerca di risparmi con una sterlina così svalutata. «È un mercato decisamente internazionale. Se si cerca qualcosa con prezzo in sterline lo si può trovare a una cifra decisamente inferiore a tre giorni fa», ha detto il mercante londinese Harry Blain. Lo sconto è stato stimato intorno al 10%.
I risultati dell’asta serale di Sotheby’s sono stati rassicuranti. La casa d’aste ha raccolto 63,1 milioni di euro (stime 41-60 milioni). La percentuale di venduto è stata forte, 87%; ma la vendita ridotta nei volumi del 29 giugno ha fatto segnare un calo del 60% in valore rispetto allo scorso anno.
Tra gli altri successi della serata citiamo Jean Dubuffet e Adrian Ghenie, il cui dipinto «The Hunted» (2010), è stato venduto a un collezionista privato asiatico al telefono per 2 milioni di euro, quasi tre volte la stima massima di 725mila. I risultati sono stati davvero un impulso per il Regno Unito. «Dovrebbe essere il giugno peggiore di sempre, la squadra nazionale inglese fuori dagli Europei e abbiamo lasciato l’Unione Europea. Ma questa vendita è stata davvero incoraggiante», ha detto Blain.
Il 29 giugno da Christie’s un anonimo collezionista Usa ha ritirato un’ora prima dell’asta serale un «Abstraktes Bild» del 1994 di Gerhard Richter dalla vendita, che era stimato intorno ai 17 milioni di euro. Ma una serie di buoni risultati per artisti come Sean Scully, Adrian Ghenie e Jean-Michel Basquiat hanno aiutato a far svanire l’angoscia per Brexit e hanno contribuito all’incoraggiante totale di 47,9 milioni di euro diritti compresi (stime 31,8-45,5), con l’ottima percentuale del 92% di lotti venduti.
Dei 39 lotti offerti, dieci sono andati a collezionisti residenti nel Regno Unito, tra cui un «dollar bill painting» di Andy Warhol, venduto a 5,4 milioni di euro (stime 4,8-7,2). La decisione di Christie’s di scorporare i dati britannici è stata strategica anche in vista dell’asta di arte britannica del 30. «Pare ci siano stati un mucchio di offerenti statunitensi e asiatici. Molte opere importanti sono partite per l’Asia», ha detto la consulente residente a Londra Aphrodite Gonou.
Il mercante newyorkese William Acquavella ha acquistato uno dei due dipinti di Jean-Michel Basquiat consegnati dall’attore Johnny Depp (un autoritratto dell’81 che ha fruttato 4,4 milioni di euro, stime 1,2-1,8). L’altro, intitolato «Pork» e dipinto sempre nell’81 su una porta, è andato a 6,2 milioni di euro (stime 3-4,2). «Avremo probabilmente un quadro più realistico del mercato questo autunno, con le vendite newyorkesi», ha detto la Gonou.
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