Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliA conclusione di un percorso avviato nel 2010 con la firma dell’accordo di programma tra Stato e Regione Toscana e proseguito attraverso la continua collaborazione tra Istituto degli Innocenti e Regione Toscana, supportati da molte istituzioni culturali tra cui le Soprintendenze, l’Opificio delle Pietre Dure e le Università, apre il 23 giugno, dopo tre anni di lavori, il nuovo Museo degli Innocenti.
Un progetto complessivo di 12,8 milioni di euro (7,2 milioni dal finanziamento regionale, il resto da risorse dell’ente), che comprende anche la progettazione architettonica e dell’allestimento affidata a un gruppo di architetti guidati da Ipostudio, vincitori di un concorso internazionale bandito nel 2008 dall’Istituto stesso.
1.456 mq di percorso espositivo, disposto su tre livelli e 1.655 mq per eventi temporanei e attività educative. Oltre al patrimonio dell’Istituto (conservato dal 1419, anno della fondazione dello Spedale), vi saranno laboratori artistici per bambini e famiglie, mostre temporanee, un punto accoglienza per residenti e turisti, convegni e attività di formazione, oltre ai servizi aggiuntivi con bookshop per bambini e ragazzi, e la caffetteria.
L’attenzione all’infanzia è proprio la vocazione dell’Istituto e l’intento del presidente Alessandra Maggi è «raccontare in modo nuovo la storia dell’Istituzione e la vita quotidiana dei bambini e delle donne che qui sono vissuti», collegandola anche alla vita presente.
L’itinerario che parte dal seminterrato racconta l’evoluzione degli Innocenti e dell’assistenza all’infanzia, dalla fondazione dell’ente fino a oggi. Nel cortile un percorso architettonico illustrerà la storia della Fabbrica, mentre nella galleria di facciata saranno esposte le opere di maggior rilievo, circa 80, tra cui i capolavori di Luca e Andrea della Robbia, Botticelli, Ghirlandaio, Piero di Cosimo.
Altri articoli dell'autore
Identità culturale e linguaggio sono i temi dell’artista indiana, la tensione e il limite nel tempo e nello spazio quelli del vicentino. All’Arco dei Becci il colombiano che da ragazzino dipingeva con i numeri
Per il riallestimento del Salone nel Museo del Bargello, su quasi 2mila metri quadrati di superfici, pareti, volte, decorazioni architettoniche (costoloni e balze) ed elementi lapidei, sono state coinvolte professionalità interne ed esterne al museo
Strumentazioni avanzatissime svelano inattesi dettagli sotto la superficie pittorica: un convegno in corso a Firenze conferma come l’aspetto conoscitivo della tecnica sia fondamentale per la lettura del contenuto dell’opera, aprendo un nuovo capitolo di studi
In due giornate di convegno, il 15 e il 16 aprile, si farà il punto su quanto è emerso in quattro anni di analisi diagnostiche e restauri degli affreschi di Masolino, Masaccio e Filippino Lippi nella Chiesa di Santa Maria del Carmine