IL NUMERO DI DICEMBRE 2025 in edicola
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All’interno del progetto «Viavai. Contrabbando culturale Svizzera-Lombardia» (cfr. n. 350, feb, ’15, p. 26), il Museo d’Arte di Mendrisio presenta fino al 5 luglio la mostra «Anarchia tra storia e arte», curata da Simone Soldini e condivisa con il Palazzo delle Paure di Lecco. La duplice rassegna esplora la vicenda che tra Otto e Novecento fece del Canton Ticino uno dei maggiori centri dell’anarchismo. Il percorso si articola a Mendrisio in più sezioni (i simboli dell’anarchia; la Comune parigina; città e campagna; lavoro e miseria; la figura emblematica del vagabondo; sciopero, rivolta e repressione; lotta contro i poteri; satira e denuncia; il sogno di una società nuova e giusta) e si snoda lungo cinquant’anni, dal soggiorno di Bakunin a Locarno e Lugano (1872-76) all’insediamento della Comunità naturista del Monte Verità all’inizio del secolo. Accanto a un centinaio di opere, dal Verismo alle avanguardie storiche (di Courbet, Seurat, Signac, Pellizza, Longoni, Morbelli, Ensor, Russolo), sono esposti documenti, con continui rinvii tra arte e storia, mentre a Lecco va in scena la satira, un’arma di lotta brandita da figure come Vallotton, Steinlen, Kupka (nella foto, «L’argent», 1902), Grandjouan, Jossot, Scalarini, Galantara, de Camara, Masereel, Schrimpf, Man Ray.
Ada Masoero, 31 marzo 2015 | © Riproduzione riservata
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