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La rappresentazione del «Turco in Italia» di Rossini al Rossini Opera Festival del 2016. Foto: Amati Bacciardi

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La rappresentazione del «Turco in Italia» di Rossini al Rossini Opera Festival del 2016. Foto: Amati Bacciardi

A Pesaro Capitale della Cultura non solo Rossini

Patria del grande compositore e Città Creativa della Musica Unesco, offrirà oltre 150 eventi dedicati al tema «La natura della cultura»: da Marina Abramović a Ryuichi Sakamoto, dai musei cittadini ai percorsi nei 50 Comuni della Provincia

Marta Paraventi

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Il 20 gennaio, alla presenza del presidente Sergio Mattarella, Pesaro darà il via al programma di Capitale italiana della Cultura, forte delle molte anime alla base della sua identità: colonia romana nel 184 a.C. come Julia Felix, patria del compositore Gioachino Rossini (1792-1868) cui viene dedicato ogni anno in agosto il Rossini Opera Festival (Rof), Città Creativa della Musica Unesco dal 2017, custode di una delle icone del Rinascimento italiano come l’«Incoronazione della Vergine» di Giovanni Bellini, immersa nel territorio del Parco regionale Naturale Colle San Bartolo... Sono circa 150 gli eventi e le attività del programma, diviso in sezioni, «La natura della cultura», il claim di Pesaro 2024, che si esprime attraverso linguaggi ed estetiche differenti ma complementari, tra arti visive contemporanee, musica, teatro, archeologia e biblioteche uniti in una visione unica, imperniata sul digitale, sulla ricerca di sostenibilità e sulla lotta al cambiamento climatico.

Notevoli le proposte messe in campo dal team diretto da Agostino Riitano, tra cui quelle della sezione «La natura vivente della cultura» che vede protagonisti Marina Abramović con la performance in mixed reality «The Life» (20 maggio-2 giugno), un incontro allo stesso tempo intimo e digitale con la grande artista serba; «Kagami» di Ryuichi Sakamoto (1-30 settembre; prima nazionale presso il Centro Arti Visive Pescheria, in collaborazione con Tin Drum), il leggendario compositore giapponese pioniere del Pop computerizzato scomparso lo scorso 28 marzo; «Twin Color» di Murcof e Simon Geilfus (prima mondiale il 25 maggio al Teatro Sperimentale, in collaborazione con l’Ircam di Parigi), composizione musicale originale che esplora ambienti ultrarealistici e naturali nella «Sonosfera», anfiteatro tecnologico unico al mondo per l’ascolto profondo di ecosistemi e musica collocato presso i Musei Civici della città; «Ritornano le lucciole: Spark» di Studio Roosegaarde (prima nazionale), una performance poetica in cui migliaia di piccole lucciole biodegradabili richiameranno ai temi ecologici globali presso il Parco Miralfiore.

Rientra nella sezione «La natura ubiqua della cultura» l’esperienza itinerante in città «Remote Pesaro» di Rimini Protokoll (24-29 settembre e 1-6 ottobre, da confermare), una delle compagnie internazionali più influenti del teatro contemporaneo. Gli eventi progettati si integrano ai percorsi culturali permanenti che fanno di Pesaro un vero museo diffuso con il Museo Archeologico Oliveriano, i Musei Civici, il Centro Arti Visive Pescheria, il Museo Nazionale Rossini, che con il Conservatorio e la Casa museo del compositore costituisce un importante e attivo polo tematico.

Pesaro 2024, guidata dal sindaco Matteo Ricci e dall’assessore alla Cultura Daniele Vimini, svolgerà il suo programma in sinergia con i 50 Comuni della Provincia: tenendo insieme le piccole realtà ricche di storia e cultura dell’entroterra con le città più ampie della costa, Pesaro si trasforma in capitale di un territorio vocato alla sperimentazione e creatività. E proprio al territorio è dedicato il macroprogetto «50X50 Capitali al quadrato» che nel corso dell’anno vedrà ogni Comune della Provincia di Pesaro e Urbino diventare «capitale» per una settimana e proporre attività ed eventi: da Fano, che apre al pubblico l’area del teatro romano, a Sassocorvaro nel Montefeltro storico, con l’edizione speciale del Premio Pasquale Rotondi, a Terre Roveresche, che celebra Lavinia della Rovere (1521-1601).

La rappresentazione del «Turco in Italia» di Rossini al Rossini Opera Festival del 2016. Foto: Amati Bacciardi

Marta Paraventi, 19 gennaio 2024 | © Riproduzione riservata

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