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Yves Klein, «California (IKB 71), 1961

© Christie’s Images Limited 2025

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Yves Klein, «California (IKB 71), 1961

© Christie’s Images Limited 2025

Yves Klein, il blu dell’infinito va all’asta: da Christie’s a Parigi la monumentale tela «California (IKB 71)»

Il più grande monocromo dell’artista francese in mani private, esposto al MET e creato in un anno fondamentale della sua carriera, sarà protagonista della stagione autunnale della maison

Lavinia Trivulzio

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È un evento destinato a lasciare il segno nel calendario dell’arte contemporanea: «California (IKB 71)», opera monumentale di Yves Klein, sarà battuta all’asta Avant-Garde(s) including Thinking Italian da Christie’s il prossimo 23 ottobre durante la Paris Art Week. Si tratta del più grande monocromo blu dell’artista ancora in mani private che, per la prima volta, entra in asta. Realizzato nel 1961, l’anno del suo primo e unico viaggio negli Stati Uniti, l’opera è profondamente legata a un momento chiave della vita e carriera dell’artista francese (Nizza, 1928-Parigi, 1962).

Con i suoi oltre quattro metri di larghezza, la tela si impone come un campo visivo quasi totalizzante. È seconda per dimensioni solo ai celebri pannelli installati da Klein nel foyer del Musiktheater di Gelsenkirchen, in Germania. Tuttavia, ciò che distingue «California (IKB 71)» non è soltanto la scala, ma la sua capacità di incarnare con potenza l’essenza del pensiero monocromatico dell’artista: un’immersione sensoriale, un’esperienza di contemplazione assoluta attraverso la saturazione dello spazio con un solo colore, l’IKB (International Klein Blue), il blu che Klein brevettò e fece diventare il suo personale manifesto visivo.

Il titolo dell’opera non è casuale. Fu proprio durante quel viaggio in California che Klein, accompagnato da Rotraut, futura moglie e oggi custode del suo lascito, attraversò un’America ancora euforica per le prime esplorazioni spaziali. Il giorno dopo la sua mostra newyorkese da Leo Castelli, il cosmonauta sovietico Yuri Gagarin entrava nella storia come primo uomo nello spazio. Klein scrisse all’amico Arman, affermando che l’impregnazione della Terra nel suo IKB era compiuta, e che Gagarin ne era stato inconsapevole spettatore d’eccezione. Quel blu che colorava le sue tele ora sembrava davvero avvolgere il pianeta intero.

Per Klein, il blu era il mare, era il cielo, era il vuoto e l’infinito. La sua pratica si muoveva in bilico tra arte e spiritualità, tra estetica e concetto. Il blu diventa così uno spazio altro, capace di dissolvere il confine tra osservatore e oggetto, tra materia e pensiero. «Attraverso il colore, provo una totale identificazione con lo spazio; sono veramente libero», scrisse l’artista. Quest’opera è, per l’appunto, la visualizzazione di questa libertà.

L’opera proviene da un’importante collezione privata americana e fu esposta al pubblico per l’ultima volta tra il 2005 e il 2008, durante un prestito a lungo termine al Metropolitan Museum of Art di New York. Non essendo mai apparsa in asta, renderà questa vendita un momento irripetibile per il mercato. Christie’s non ha rivelato la stima ufficiale, ma l’importanza dell’opera e il prestigio della sua provenienza lasciano intuire un risultato potenzialmente da record.

Paul Nyzam, International Specialist e Head of Department, Post-War & Contemporary Art della maison in Francia, ha sottolineato come l’opera travolga e induca alla contemplazione, misurandosi con l’infinito del cosmo e le profondità degli oceani. Katharine Arnold, Vice Chairman 20/21st Century Art, and Head of Post-War & Contemporary Art Europe, l’ha definita «un monocromo di importanza monumentale», testimoniando anche il forte legame personale che lega l’opera a un periodo cruciale nella biografia dell’artista. A più di sessant’anni dalla sua creazione, il monocromo torna a Parigi, come simbolo di un’arte che ha saputo trascendere i limiti della forma e del linguaggio per parlare all’eternità. Non ci resta che aspettare adesso...

Lavinia Trivulzio, 26 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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Yves Klein, il blu dell’infinito va all’asta: da Christie’s a Parigi la monumentale tela «California (IKB 71)» | Lavinia Trivulzio

Yves Klein, il blu dell’infinito va all’asta: da Christie’s a Parigi la monumentale tela «California (IKB 71)» | Lavinia Trivulzio