Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Beatrice Agostoni per «Versaglia – Progetto Vetraspecchio».

Courtesy Musiculturaonline.

Image

Beatrice Agostoni per «Versaglia – Progetto Vetraspecchio».

Courtesy Musiculturaonline.

«Versaglia-Progetto Vetraspecchio»: il vetro che sfida il riflesso all’Incanto di Torino

Fino al 14 novembre, Incanto Torino ospita «Versaglia – Progetto Vetraspecchio», un’esposizione che esplora il vetro riflettente come strumento di distorsione e riflessione sull’identità. Opere di artisti emergenti e affermati trasformano lo specchio in medium critico, poetico e concettuale, dove l’immagine si moltiplica, si deforma e dialoga con lo spazio e lo spettatore

Davide Landoni

Leggi i suoi articoli

Cosa accade quando uno specchio non restituisce davvero ciò che vede? Se lo domanda la mostra «Versaglia – Progetto Vetraspecchio», fino al 14 novembre da Incanto di Torino. Il progetto, nato da un concorso rivolto alle scuole d’arte e curato da Sandro Pezzoli e Andrea Zepponi, riunisce artisti emergenti e nomi già affermati attorno a un materiale tanto fragile quanto potente: il vetro, appunto, nella sua variante riflettente, incerta e mai totalmente aderente alla realtà. Da qui scaturisce una riflessione più ampia sull’identità e le sue possibili rappresentazioni. A orchestrarla è in particolare Pezzoli, esperto e collezionista di vetri d’arte di Murano, da anni impegnato a promuovere una cultura del vetro che non si limita all’artigianato, ma si connette con l’arte contemporanea e il suo linguaggio. La sua visione prende forma attraverso un’esposizione composita, costruita come una costellazione di opere che mettono in discussione la funzione dello specchio. Dispositivo visivo ma anche mentale, soprattutto quando, come in questo caso, mira più a confondere che a chiarire. A partire dal titolo della mostra, che nasce da un cortocircuito linguistico e concettuale. «Versaglia» è una deformazione tutta italiana di Versailles, la reggia del Re Sole e della celebre Galleria degli Specchi. Se lì i riflessi moltiplicavano il potere e ne costruivano l’immagine ufficiale, qui lo specchio diventa strumento critico. Non conferma aspettative o proiezioni, ma le distorce . La parola stessa vetro richiama il latino «vertere», «rivoltare»: ciò che lo specchio fa davvero con l’immagine, ma anche ciò che l’arte può fare con la realtà. Molteplici le interpretazioni in mostra, dallo specchio che duplica al medium onirico, dall’oggetto magico a quello scientifico, alla Vanitas e ai timori della visione riflessa. Deborah Albini, Elizabeth Aro, Deda Barattini, Michela Cavagna, Joan Crous, Danilo De Rossi, Pasquale Gadaleta, Silvia Levenson, Donato Nuzzi, Vittoria Parrinello, Anna Pennati, Lucio Perna, Maria Grazia Rosin, Natalia Saurin, Maria Scarognina, Matteo e Bruno Seguso, Susanna Sent, Camillo Triulzi, Violetta Uboldi, Valentina Verde, Sally Viganò, Cristina Vogliotti contribuiscono alla costruzione di questo scenario riflettente e mutevole. Ogni lavoro entra in dialogo con lo spazio e con gli altri, come se l’intera mostra fosse una camera degli specchi, dove le immagini si rincorrono, si deformano, si sfidano. Alcune opere si avvicinano alla tradizione simbolista, altre rielaborano il linguaggio dell’installazione o della scultura contemporanea. Il vetro, nella sua ambiguità fisica e concettuale, permette ogni declinazione. Nella cultura occidentale lo specchio ha assunto nel tempo funzioni filosofiche, religiose, scientifiche. È stato simbolo dell’anima, del doppio, della verità, del pericolo. In «Versaglia», questa complessità viene recuperata e rielaborata, senza nostalgia né didascalie. Ma anzi, con un velo di ironia legato all’idea di un’epoca di perfezione digitale, lo specchio non omologa, restituisce l’unicità di chi vi guarda all’interno.

TORINO. Incanto Casa d’Aste e Galleria, via Luigi Rolando 4/G/P.za Maria Teresa, tel. 011/19951273, incanto.auction, «Versaglia– Progetto Vetraspecchio» dal 29 ottobre 2025 al 14 novembre 2025

Davide Landoni, 28 ottobre 2025 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Il laboratorio d’artista a cura di Sabrina Mezzaqui e Claudia Losi, incentrato sulla memoria e sulla trasformazione, è confluito in una mostra che fino al 2 novembre espone l'esito di un lavoro collettivo lungo tre giorni

Il 4 novembre a Torino, Aste Bolaffi propone un’asta di arte moderna e contemporanea con 167 lotti, tra multipli d’autore, opere uniche e preziosi top lot. Dal Novecento italiano a voci internazionali come Picasso e Hartung, passando per Arte Povera e artisti contemporanei, l’asta riflette lo spirito culturale e di mercato di Artissima

Al Castello di Miradolo (fino all’8 dicembre), la mostra «Betty Danon. Io e gli altri» ricostruisce oltre trent’anni di ricerca dell’artista concettuale e poetessa visiva. Collage, libri d’artista, partiture asemantiche e l’opera collettiva «Io & gli altri» esplorano il confine tra parola, suono e gesto, in dialogo con artisti internazionali

La stagione invernale 2025-2026 del Forte di Bard propone tre grandi esposizioni: «Bird Photographer of the Year», «Una finestra sull’Artico» di Stefano Unterthiner (31/10–3/5) e «Fernando Botero. Tecnica monumentale». Natura, tecnica e arte si incontrano in un percorso tra Torino e Valle d’Aosta
 

«Versaglia-Progetto Vetraspecchio»: il vetro che sfida il riflesso all’Incanto di Torino | Davide Landoni

«Versaglia-Progetto Vetraspecchio»: il vetro che sfida il riflesso all’Incanto di Torino | Davide Landoni