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La lampada Dahlia di Max Ingrand per Fontana Arte degli anni ’60, aggiudicata a 52.650 euro

Courtesy of Wannenes

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La lampada Dahlia di Max Ingrand per Fontana Arte degli anni ’60, aggiudicata a 52.650 euro

Courtesy of Wannenes

Un luglio vivace per il design all’asta

Le vendite di Pandolfini a Firenze e Wannenes a Genova confermano l’interesse per il design del Novecento, con risultati oltre le attese per nomi come Scarpa, Chiesa, Ingrand e Lelii

Carla Cerutti

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A differenza di un tempo, quando il mese di luglio era considerato già «vacanziero» per il mercato dell’arte, negli ultimi anni la stagione delle aste si è allungata, riservando sorprese anche in questo periodo. Per quanto riguarda il design, l’appuntamento organizzato da Pandolfini a Firenze il 9 ha ottenuto alcuni risultati degni di nota, tra gli oltre 400 lotti offerti, come l’elegante specchio quadrato dalla cornice ondulata in vetro blu e verde, disegnato da Carlo Scarpa per Venini nel 1930 circa, stimato 7mila-9milaeuro e venduto per 47.880, o il grande pannello in maiolica policroma di Pietro Melandri, raffigurante a rilievo la battaglia di Lepanto e realizzato a Faenza nel 1950 circa, aggiudicato per 10.710 euro raddoppiando la stima massima. Nella medesima tornata, un bel vaso in vetro inciso rosso lampone disegnato da Pietro Chiesa nel 1937, produzione Venini/Fontana Arte, ha decuplicato la stima minima andando al miglior offerente per 6.930 euro e un curioso tavolo in metallo «reticolato» disegnato da Anacleto Spazzapan nel 2000 circa ne ha ottenuti 5.292 contro una stima di 800-mille euro.

 

                        

Grande pannello in maiolica policroma di Pietro Melandri (1950 circa) aggiudicato per 10.710 euro. Courtesy of Pandolfini

Tavolo in metallo «reticolato» disegnato da Anacleto Spazzapan (2000 ca) venduto per 5.292 euro. Courtesy of Pandolfini

Anche la corposa asta di Wannenes a Genova, il 16 e 17, ha riservato alcune sorprese interessanti tra gli 840 lotti offerti, soprattutto nel settore dell’illuminazione, come la bella lampada Dahlia, tra i modelli più noti di Max Ingrand per Fontana Arte degli anni’60, aggiudicata a 52.650 euro, il doppio della stima massima. Del noto designer, stessa produzione e medesimo periodo, una grande lampada da tavolo in ghisa, alluminio verniciato, ottone e vetro acidato, stimata 3mila-4mila euro, è stata esitata per 13.900. Angelo Lelii non poteva mancare tra i top lot ed ecco la sua lampada «Cavalletto» degli anni ’70, stimata 4mila-6mila euro, venduta per 12.650, confermando il risultato analogo di 12.800 euro raggiunto da Il Ponte a Milano il 25 giugno scorso. Infine, una credenza in legno esotico, acero, legno ebanizzato e vetro opalino disegnata da Osvaldo Borsani negli anni’40 per la Arredamenti Borsani di Varedo, stimata 1.800-2.200, è passata al miglior offerente per 10.150 euro.

Specchio quadrato dalla cornice ondulata in vetro blu e verde disegnato da Carlo Scarpa per Venini e venduto a 47.880 euro. Courtesy of Pandolfini

Carla Cerutti, 19 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

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