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Claude Lalanne, «L’enlèvement d’Europe», concepito nel 1990

Courtesy Christie’ s Images Limited

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Claude Lalanne, «L’enlèvement d’Europe», concepito nel 1990

Courtesy Christie’ s Images Limited

Bestiario d’oro: il design zoomorfo conquista le aste internazionali

Record a New York e Parigi per sculture-arredi ispirate al mondo animale: vola il mercato di pezzi unici e multipli da collezione

Carla Cerutti

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Sotheby's New York, 11 giugno: nell’ambito di un’importante tornata dedicata al Design, che ha fruttato ben 29.552.776 dollari, dopo una vivace battaglia durata 13 minuti, la monumentale scrivania-scultura «Grand Rhinocrétaire II» di François-Xavier Lalanne, primo esemplare di una tiratura di 8 realizzato in bronzo dorato nel 2003, è stata aggiudicata per 16,4 milioni di dollari, più che triplicando la sua stima massima (tra i 3 e i 5 milioni di dollari). Il 20 ottobre 2023 a Parigi Christie’s aveva battuto per 18,3 milioni di euro «Rhinocrétaire I», pezzo unico del 1964, quindi il prezzo spuntato da Sotheby’s è il secondo prezzo più alto mai raggiunto dall’artista in assoluto in un’asta e anche il prezzo più alto mai pagato per un’opera di Lalanne in una vendita a New York. Giusto poche settimane prima, la vendita di design organizzata da Sotheby’s in Francia aveva visto il «Bar aux Autruches» di Lalanne raggiungere gli 11,1 milioni di euro (circa 12 milioni di dollari USA), stabilendo il record d'asta per uno dei numerosi bar realizzati dall'artista. Non c’è alcun dubbio, quindi, che gli arredi animalier dominino il mercato attuale del design e non solo quelli dei celeberrimi coniugi Lalanne, che hanno conquistato il mercato ormai da tempo con i loro animali trasformati in arredi poetici e utilizzabili, o i mobili-scultura di Diego Giacometti, dove l’elemento fito e zoomorfo è sempre presente. Ne abbiamo una conferma anche dal recente buon esito delle creazioni della scultrice e designer americana Judy Kensley Mckie, la cui «Fish Bench» in bronzo patinato del 1999 è stata venduta da Phillips a New York lo scorso 10 giugno per 406.400 dollari contro una stima di 150mila-200mila, oppure, scendendo a livelli di prezzi ben più contenuti, al successo della scultrice animalier belga Paula Swinnen della quale un gruppo di 5 «Granchi Rossi» in bronzo patinato del 2018 è stato aggiudicato per 35.280 sterline, contro una stima di 600-1.000, nell’ambito dell’asta dedicata alla Collezione del barone Diego von Buch da Christie’s a Londra il 5 giugno scorso. 

Tiffany Studios, «The Goddard Memorial Window», 1909-10. Courtesy Christie’ s Images Limited

La stessa tornata ha visto esitare per 630mila sterline il tavolo da pranzo «Ginkgo» di Claude Lalanne (stima 200mila-300mila) realizzato nel 2000 in alluminio laccato come le sei sedie en suite battute per 504.000 sterline contro una stima di 200mila-300mila. Ma i risultati più alti della signora Lalanne, che ha saputo abilmente affiancare la genialità del consorte, sono stati raggiunti nell’ambito della vendita organizzata da Sotheby’s a New York l’11 giugno (la stessa del «Grand Rhinocrétaire II») con 1.143.000 dollari per la scultura «Pomme de Jardin» del 2006 (stima 400mila-600mila) e in occasione dell’asta organizzata da Christie’s, sempre a New York il 12 giugno: 1.134.000 dollari per la scultura in bronzo patinato del 1990 «L’Enlèvement d'Europe» (stima 700mila-1 milione) e 1.865.000 dollari per il lampadario «Structure végétale aux papillons, souris et oiseaux», pezzo unico del 2000 in bronzo dorato (stima 1.200.000-1.800.000). Nell’ambito della stessa tornata, però, il podio del top lot è spettato ad una superba vetrata liberty dei Tiffany Studios: «The Goddard Memorial Window» realizzata nel 1909-1910 per la St. Luke’s Episcopal Church di Rhode Island e aggiudicata per 4.285.000 dollari (stima 2 milioni-3milioni). Ci sarebbero tanti altri ottimi risultati da citare, ad esempio di Line Vautrin, Diego Giacometti, Jean Prouvé, Jean Royère ed Eugène Printz, ma vorremmo ricordarne due, in particolare: 228.600 dollari pagati in sede della vendita di Phillips a New York del 10 giugno per un lungo e particolare lampadario in rame e vetro disegnato da Gio Ponti e Pietro Chiesa intorno al 1930 per Fontana Arte (stima 25mila-35mila) e 91mila euro offerti per acquistare un’elegante brocca in argento disegnata prima del 1909 da Carl Otto Czeschka per le rinomate Wiener Werkstätte (stima 3mila-5mila), presentata da Dorotheum a Vienna lo scorso 3 giugno nell’ambito di un’asta dedicata allo Jugendstil e alle arti applicate del XX secolo.

Lampadario in rame e vetro disegnato da Gio Ponti e Pietro Chiesa, 1930 ca, per Fontana Arte. Courtesy Phillips

Carla Cerutti, 16 giugno 2025 | © Riproduzione riservata

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