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Rendering del progetto primo classificato al concorso di idee per la copertura dell’Arena di Verona firmato dallo studio RTI SBP e GMP Stoccarda/Berlino

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Rendering del progetto primo classificato al concorso di idee per la copertura dell’Arena di Verona firmato dallo studio RTI SBP e GMP Stoccarda/Berlino

Un anello tedesco per l'Arena di Verona

Un raggruppamento d'imprese di Stoccarda e Berlino vince il concorso internazionale d'idee per la copertura dell'anfiteatro

Veronica Rodenigo

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Milano. Sono stati proclamati oggi a Milano i tre progetti vincitori del concorso internazionale d’idee per la copertura dell’Arena di Verona, bandito dal Comune lo scorso marzo e finanziato dal marchio Calzedonia per un importo di 100mila euro.

Cinque in tutto i parametri di valutazione della commissione giudicatrice: qualità e coerenza della soluzione architettonica, funzionale e ambientale; reversibilità della soluzione proposta e compatibilità con le strutture dell'Arena; compatibilità con gli aspetti di sicurezza e capienza dell'Anfiteatro; tipologia dei materiali proposti; componente tecnologica degli impianti.
Tra gli 87 elaborati pervenuti (di cui 84 sottoposti a valutazione) il primo premio è stato assegnato al raggruppamento temporaneo d’imprese (rti) Sbp e Gmp Stoccarda/Berlino (Germania). La soluzione propone un anello perimetrale poggiante sulla parte superiore dell’anfiteatro che consente al contempo l’alloggiamento a scomparsa dei teli di copertura.
L’rti con capogruppo Vincenzo Latina (Siracusa) si è aggiudicato il secondo posto mentre il terzo premio è andato al raggruppamento italo/spagnolo con capogruppo Roberto Gianfranco Maria Ventura (Codogno-Lodi).
Il costo previsionale per la concretizzazione del progetto ammonta a 13,5 milioni di euro e Sandro Veronesi, l’imprenditore alla guida del Gruppo Calzedonia, ha manifestato disponibilità nel sostenerla.

Il primo cittadino scaligero, Flavio Tosi, nel corso dell’odierna presentazione, ha ribadito la finalità conservativa dell’operazione anteponendola alla necessità (economicamente più urgente) di preservare il calendario di spettacoli (stagione lirica e non solo) nell’anfiteatro.
Attenendosi alle dichiarazioni ufficiali, a preoccupare di più il sindaco sembra essere l’azione dilavatrice delle acque sul monumento, più ancora del danno economico di bilancio dovuto ai capricci atmosferici.
Da non dimenticare comunque che, oltre a essere da tempo oggetto di periodici interventi, l’Arena è  il primo esempio nella Penisola di applicazione dell’ArtBonus: 14 milioni di euro per la conservazione, valorizzazione, e fruizione  del monumento in virtù di una convenzione sottoscritta da UniCredit e Fondazione Cariverona nel dicembre 2014.

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Veronica Rodenigo, 31 gennaio 2017 | © Riproduzione riservata

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