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Laura Giuliani
Leggi i suoi articoliGiunta alla XXI edizione, la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (www.bmta.it) dal 15 al 18 novembre a Paestum, conferma anche quest’anno la sua vocazione alla divulgazione dell’archeologia, al turismo culturale fonte di sviluppo economico e alla valorizzazione del patrimonio, con un’attenzione al dialogo tra le culture e alla cooperazione tra i popoli.
Forte del successo e dell’esperienza acquisita nel corso degli anni, la manifestazione che dal 2013 si svolge anche all’interno del Parco archeologico nel Museo e nella Basilica oltre che negli spazi del Salone espositivo del Savoy Hotel, vanta la collaborazione con Unesco, Unwto e Iccrom, la partecipazione di circa 100 espositori tra italiani e stranieri, 70 conferenze e incontri, 300 relatori e oltre un centinaio di operatori dell’offerta.
Nel corso della rassegna saranno presentati inoltre l’Associazione Internazionale Amici di Palmira, il gemellaggio di Paestum-Capaccio con la città siriana e il Premio dedicato a Khaled al-Asaad per la più importante scoperta archeologica del 2017.
Cinque le scoperte in concorso: il ginnasio ellenistico ad al-Fayyum in Egitto, Vienne (una piccola Pompei in Francia), il porto di Abu Tbeirah in Iraq, la domus del Centurione venuta alla luce durante gli scavi della metro C a Roma e la città romana sommersa nel golfo di Hammamet in Tunisia. Inoltre sarà l’occasione per celebrare il 20mo anniversario dell’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco dell’area archeologica di Paestum e di quella di Troia in Turchia, di presentare le Grotte di Chauvet e di Lascaux in Francia e il sito di Angkor in Cambogia.
Nata da un’idea di Ugo Picarelli e organizzata dalla Leader srl, la manifestazione prevede un fitto calendario di appuntamenti tra cui figurano le ormai consolidate sezioni speciali di ArcheoVirtual, ArcheoLavoro, ArcheoStartUp, gli incontri con i protagonisti dell’archeologia e con le associazioni di categoria per fare il punto sulla professione dell’archeologo nonché l’offerta formativa delle Università.

Il tempio di Nettuno a Paestum
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