Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Guglielmo Gigliotti
Leggi i suoi articoliLa documentazione di oltre sessanta opere realizzate da Francesco Arena (n. 1978) tra il 2004 e il 2019 costituiscono l’ossatura della monografia il cui titolo è 5468 giorni. Sono, questi, proprio quelli che intercorrono tra le date della prima e dell’ultima opera, dunque una misura temporale che congloba l’operato di un artista che ispira da sempre a misure, proporzioni, pesi, gran parte delle sue sculture e installazioni, tanto quelle di impegno sociale, quanto quelle di affondo nel personale.
Il volume è introdotto da una conversazione dell’artista con Ines Goldbach (Perduto nel significato) e chiuso da due saggi di Vincenzo De Bellis (Perduto nel tempo) e Jacopo Crivelli Visconti (Perduto nello spazio). Ciascuna delle opere, accompagnata da una scheda esplicativa dello stesso artista pugliese, condensa, in forme che rimandano al minimalismo e in materiali che risentono dell’eredità (dichiarata dall’artista) dell’Arte povera, principi d’ordine narrativo e concettuale.
Composizioni essenziali e d’assetto sovente geometrico, o ambienti, hanno come orizzonte fatti drammatici della storia, ricondotti a spunto di riflessione generale: Moro, Mussolini, Pasolini, l’anarchico Pinelli, migranti del mare, i morti nelle fosse comuni, le vittime della strage di Bologna, ma anche le dimensioni della propria casa o le misure del proprio corpo trovano così una sublimazione capace di elevare il contingente a universale: «sono casi esemplari, spiega l’artista, nei quali possono convergere tantissime altre storie simili (…), perché le vicende umane sono sempre le medesime».
Francesco Arena. 5468 giorni, a cura di Vincenzo De Bellis, 272 pp., ill., Skira, Milano, 2020, € 60,00

Francesco Arena, «Marble between 38 years», 2018, marmo con agenda del 1973 e agenda del 2011
Altri articoli dell'autore
In mostra alle Terme di Caracalla i resti monumentali della città antica disegnati da Francesco Corni
Nella Biblioteca Corsiniana a Roma rari documenti e opere collezionate da uno dei maggiori orientalisti al mondo, poi diventato boscaiolo
Alla Fondazione Memmo è allestita la terza personale italiana dell’artista inglese con la collaborazione di artigiani e designer, come Alice Rivalta, Pietroarco Franchetti, Ezra-Lloyd Jackson
Nella Keats-Shelley House progetti architettonici, incisioni e opere d’arte contemporanea illustrano la storia del capolavoro urbanistico in Piazza di Spagna a Roma