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Stefano Luppi
Leggi i suoi articoliRimini. Maurizio Cattelan rientra dalla pensione annunciata alcuni anni fa e invade Rimini con un migliaio di poster tre metri per tre realizzati insieme al fotografo Pierpaolo Ferrari.
I due hanno scelto dalla loro rivista «Toiletpaper», nata nel 2010, otto scatti potenti e allusivi che «catturano» i significati simbolici della città romagnola, resa attraverso una narrazione inedita. Cittadini e turisti, fatte queste premesse, vedono ad esempio per le strade della città e della marina riminese un uomo in giacca e cravatta gialli seduto su un divano immerso in un mare di spaghetti al sugo di pomodoro, una serie di salsicce disposte a mo' di sbarre di una cella, un grosso sedere in primo piano ricoperto di dentifricio tricolore, una donna bruciata dal sole insieme a un’aragosta, una vecchia Bmw ricoperta di lattine di birra, una sorta di «Estasi di santa Teresa» con una ragazza appagata da una montagna di patatine fritte. Il progetto organizzato dal Comune, che andrà avanti fino al 30 settembre, è curato da Maria Cristina Didero: «Il ricco immaginario di Rimini, con la compresenza di antichità e modernità, di tradizione e novità, di velocità e lentezza, con le mille sfaccettature del mare, della campagna, delle atmosfere circensi, del cosmopolitismo e insieme di un sano legame con le radici, è uno stimolo ineguagliabile per la cultura contemporanea. Questo progetto pubblico è un’occasione straordinaria per guardare a tutta la complessità della città attraverso lo sguardo pungente di Toiletpaper di Cattelan e Ferrari».

Una delle cartoline da Rimini di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari
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