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Federico Castelli Gattinara
Leggi i suoi articoliRoma. La Galleria Nazionale d’Arte Antica marcia spedita grazie alla sua autonomia da «supermuseo», ai nove milioni di euro del Cipe e alla dinamicità della direttrice Flaminia Gennari Sartori. Con una grande festa pubblica ieri ha inaugurato due piccole ma preziose mostre, annunciato lo stato dei lavori e le prospettive future, come rivelato in anteprima a «Il Giornale dell’Arte» lo scorso luglio.
«Il pittore e il gran signore», fino al 23 aprile a cura di Michele Di Monte, presenta uno splendido grande ritratto di Abbondio Rezzonico (tre metri per due) dipinto da Pompeo Batoni in occasione della nomina del principe a Senatore di Roma nel 1766. Comprato dallo Stato l’anno scorso, dagli eredi della famiglia, è stato definitivamente assegnato a Palazzo Barberini e per l’occasione viene esposto insieme ai due ritratti di Clemente XIII Rezzonico eseguiti dai due rivali Batoni e Mengs (quest’ultimo prestato dalla Pinacoteca di Bologna), più altre due tele del Batoni e una di Anton von Maron, tutte della Galleria.
«Mediterraneo in chiaroscuro», fino al 21 maggio a cura di Sandro Debono e Alessandro Cosma, mette a confronto tele della collezione del Muza di La Valletta a Malta con pezzi degli stessi autori della Galleria nazionale. Da Malta arrivano un Ribera, un ritratto di Eraclito attribuito per l’occasione all’olandese David de Haen, tre straordinari oli di Matthias Stomer e tre del Preti maturo (1675-80), la celebre «Incredulità di san Tommaso» e due pendant dedicati al vino appena restaurati: «L’ebbrezza di Noè» e «Lot e le figlie».
La mostra è la prima di una serie di collaborazioni con i grandi musei internazionali che presto darà altri frutti. Per febbraio «Storia, protagonisti, vita sociale e culturale nella Roma di Urbano VIII», a cura di Mariella Nuzzo e Nicolette Mandarano, inaugura il nuovo allestimento multimediale che punta a ritessere architetture, collezioni, committenze e storie di famiglia di quell’unicum che sono le collezioni Barberini e Corsini, mentre «Omaggio a Daniele da Volterra», a cura di Barbara Agosti, presenta fino ad aprile due dipinti poco noti dell’artista, «Elia nel deserto» e «Madonna col Bambino, san Giovannino e santa Barbara», conservati da secoli nella collezione Pannocchieschi d’Elci di Siena. Molto altro è in cantiere. Intanto proseguono i restauri degli ultimi 700 mq del piano nobile restituiti un anno fa dalla Difesa (c’era il Circolo Ufficiali). I lavori termineranno tra poco meno di un anno, poi l’allestimento con vari spostamenti dal II piano della Galleria e l’apertura per la seconda metà del 2018.
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Matthias Stomer, «Adamo ed Eva piangono Abele morto», 1632-1635 ca, olio su tela, 179 cm x 238 cm MUŻA – Mużew Nazzjonali tal-Arti (Heritage Malta)

Pompeo Batoni (Lucca 1708 - Roma 1787), Ritratto di Abbondio Rezzonico, 1766 olio su tela, 297,5 x 196,5 cm Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma

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