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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliIl Louvre dedica una mostra allo scomparso Musée des Monuments français, secondo grande museo nazionale francese fondato nel 1795, due anni dopo il Louvre, da Alexandre Lenoir, storico dell’arte, conservatore e museografo, e chiuso definitivamente nel 1816 da Luigi XVIII
Il grande museo era nato per salvare le opere scultoree dei monumenti andati distrutti durante la Rivoluzione del 1789. Molti erano busti di personaggi celebri e monumenti funerari provenienti dalla cattedrale di Saint-Denis e dalle altre chiese di Parigi saccheggiate dai rivoluzionari.
Lenoir aveva progettato un allestimento grandioso, moderno nella sua concezione, e aveva contribuito a riscoprire l’arte e il gusto per il Medioevo. Oggi queste opere sono conservate in diverse istituzioni francesi, tra cui il Musée de Cluny, dedicato al Medioevo, e allo stesso Louvre.
La mostra «Un museo rivoluzionario» si tiene fino al 4 luglio in un percorso tra la Rotonde Sully e le sale del Dipartimento delle Sculture, che più degli altri ha ereditato dal museo scomparso, ma anche al di fuori delle pareti del Louvre, in tre chiese parigine, Saint-Eustache, Saint-Sulpice e Saint-Roc.
In apertura è esposto il ritratto realizzato per mano di Jacques-Louis David di Alexandre Lenoir, che fu pioniere in materia di conservazione del patrimonio e morì nel 1839 afflitto dallo smembramento del suo museo per far posto alla nuova École des Beaux-Arts. Del Dipartimento di Arti grafiche del Louvre sono una serie di vedute di quelle che furono le sale del Musée des Monuments français.
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