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Si chiamano Porte Vinciane perché furono progettate da Leonardo per la Conca dell’Incoronata (dal nome della chiesa vicina, o Conca delle Gabelle perché lì si pagava il dazio): a provarlo sono i disegni del Codice Atlantico, conservato all’Ambrosiana, dove ai fogli 341 v-b e 240 r-c si trovano i progetti autografi dell’«ingegnere ducale». Dopo il restauro realizzato per il loro cinquecentenario nel 1996, le porte lignee della chiusa si presentavano nuovamente degradate per il dissesto strutturale, la deformazione e fessurazione del legno, l’aggressione di xilofagi e l’attacco fungino. Al recupero (nella foto), diretto da Annamaria Terafina della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, ha provveduto Salvatore Napoli di Cores4n affiancato dal Centro Studi e Ricerche Legno di Cantù. «Il legno è risultato assai più antico di quanto si supponesse ma non azzardo datazioni finché non si procederà al prelievo di un campione e a un esame più approfondito. Ciò che conta è il fatto che questi manufatti rispecchiano esattamente il progetto di Leonardo», ha dichiarato il restauratore.
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