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Gaspare Melchiorri
Leggi i suoi articoliDopo un intervento di rifunzionalizzazione ha riaperto al pubblico il 29 maggio l’Antiquarium di Palinuro (nel comune di Centola, Sa). Su uno strapiombo costiero a ridosso della spiaggia della Ficocella, un edificio realizzato attorno agli anni ’60 ospita l’Antiquarium di Palinuro, che fu realizzato per dare una collocazione ai reperti archeologici rinvenuti in una serie di scavi, a partire dal 1948.
Le tracce raccolte nell’Antiquarium testimoniano di due fortificazioni costruite a protezione della comunità residente. Nella prima, quella più alta, c’era l’acropoli, l’insediamento alto; la seconda, bassa, comprendeva l’area abitata e tracciava i confini con la necropoli. In quest’ultima, archeologi e storici hanno ricostruito due distinti riti funerari che, dai reperti ritrovati, indicano una precisa adesione a modelli culturali greci. Le tombe a inumazione evidenziano un tracciato a fossa e i relativi corredi, tutti puntualmente decorati, costituiti di ceramica cosiddetta geometrica. Anche qui compaiono le due civiltà, quella indigena e l’altra di diretta derivazione greca: furono rinvenuti, infatti, vasellame indigeno e vasi greco-coloniali.
Il sito raccoglie suppellettili di ossidiana risalenti a circa 6mila anni fa, i resti di un antico insediamento preistorico individuato nel 1983, i corredi della necropoli di età arcaica che hanno restituito ceramica di tradizione ionica, ceramica attica a figure nere e ceramica di produzione locale tipica del Vallo di Diano con decorazione geometrica. Sono inoltre esposti i ritrovamenti di numerosi relitti di età ellenistica affondati nel mare di Palinuro.
L'Antiquarium è ora dotato di sale espositive completamente ripensate, con un percorso museale pensato per favorire un'esperienza immersiva, grazie a supporti multimediali e pannelli esplicativi aggiornati. Il museo è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13 e dalle 15 alle 19.30.
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