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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliA Varallo (Vc) è stato avviato il restauro delle «Storie della Passione» (1513) di Gaudenzio Ferrari nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie, finanziato dal Ministero della Cultura. Per la prima volta il celebre tramezzo verrà sottoposto a un intervento integrale. Come informa il comunicato stampa della Soprintendenza competente, non sono noti restauri nel corso del XX secolo, se non una spolveratura avvenuta nel 1984, mentre al 1877-78 risale un intervento del pittore Giulio Arienta, del quale si hanno solo alcune notizie riportate dalla stampa locale del tempo.
L’attento intervento di pulitura previsto per la parete gaudenziana verrà eseguito prevalentemente con metodologia laser, tecnica che verrà adottata in parte anche sulle lamine metalliche e sugli elementi aggettanti in stucco che l’artista concepì per aumentare la percezione di tridimensionalità dell’opera. Il progetto è stato redatto dalla Soprintendenza e preceduto da una lunga campagna diagnostica multispettrale non invasiva, svoltasi nel 2024, che ha fornito importanti informazioni sullo stato di conservazione della parete. Le indagini sono state effettuate dal Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale, in collaborazione con il Laboratorio Analisi Scientifiche della Soprintendenza della Regione autonoma Valle d’Aosta.
La progettazione è stata condotta anche grazie all’ausilio di un rilievo 3D realizzato da Esplorativa Architetti (Torino), che in fase di cantiere permetterà di registrare su piattaforma informatica i dati tecnici rilevati nel corso dell’intervento di restauro. Il restauro delle Storie della Passione segue quello della cappella Scarognino, dipinta dal giovane Gaudenzio nella stessa chiesa pochi anni prima del Tramezzo. Anche questo cantiere, conclusosi nel 2023, è stato progettato e finanziato dalla Soprintendenza, che ha voluto così approcciare, nel rispetto della successione cronologica, i due capolavori del pittore di Valduggia nella Chiesa delle Grazie. La sinergia dei due cantieri consentirà un approfondimento delle tecniche esecutive e dei materiali adottati dal pittore a distanza di pochi anni nello stesso ambiente. Il restauro del tramezzo si svolgerà in due fasi e dovrebbe terminare entro la fine del 2026.
I lavori saranno condotti dal Consorzio Arkè di Roma e interamente finanziati dal Ministero della Cultura. Il coordinamento della sicurezza è affidato a Eidos Studio Tecnico Associato di Caluso (To). La Soprintendenza opera di concerto con il Comune di Varallo, proprietario della chiesa, e con le Suore Missionarie di Gesù Eterno Sacerdote che abitano il convento delle Grazie, e si avvale del supporto della Pinacoteca di Varallo.
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