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La Ferrari F40 del 1990 è stata ceduta all’incredibile cifra di 3.855.000 dollari

Courtesy of RM Sotheby’s

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La Ferrari F40 del 1990 è stata ceduta all’incredibile cifra di 3.855.000 dollari

Courtesy of RM Sotheby’s

Quasi 4 milioni di dollari per una Ferrari F40 del 1990

Per il collezionista che si è aggiudicato l'automobile questo è un investimento a lungo termine

Monica Trigona

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In un momento clou della Monterey Car Week, la prestigiosa asta RM Sotheby’s (15-16 agosto) ha segnato un altro record con la vendita di una straordinaria Ferrari F40 del 1990 per l’incredibile cifra di 3.855.000 dollari. Un risultato che non sorprende, considerando l’eccezionalità dell’esemplare e il contesto in cui è avvenuta la vendita: la principale asta automobilistica al mondo, che ogni anno attrae i collezionisti più esigenti. La vendita annuale di RM Sotheby’s è infatti da anni il fiore all’occhiello della scena internazionale del collezionismo automobilistico. Ospitata presso l’iconico Portola Hotel e il Monterey Conference Center, l’edizione 2025 ha celebrato il 28mo anno consecutivo di presenza di RM Sotheby’s nella penisola di Monterey. Un evento che non ha bisogno di introduzioni: qui sono passate le auto più rare e le collezioni più celebri della storia, spesso stabilendo record mondiali di vendita. L’atmosfera esclusiva e la qualità senza pari delle vetture offerte rendono l’asta un appuntamento imperdibile, non solo per i compratori e i venditori, ma anche per il pubblico e gli appassionati. L’ingresso all’anteprima pubblica è stato fissato a 60 dollari per l’intero weekend, con accesso gratuito riservato agli offerenti registrati, ai mittenti e ai media accreditati.

Protagonista indiscussa dell’evento è stata una Ferrari F40 del 1990, telaio numero 84036, esemplare rimasto nascosto per 35 anni in una condizione di conservazione statica impressionante. Completata nel febbraio del 1990 e consegnata dal distributore Ferrari per il Sud-Est asiatico al suo primo e unico proprietario, quest’auto è rimasta in ibernazione, mai guidata né sottoposta a manutenzione. Il contachilometri segna appena 360 chilometri, rendendola una delle F40 più originali e incontaminate mai comparse sul mercato.

L’auto era configurata per il mercato europeo, priva di convertitori catalitici e sospensioni regolabili, una combinazione molto rara e desiderata nota tra gli appassionati come «senza catalizzatore, senza regolazione». Questa specifica, unita alla totale assenza di interventi nel tempo, ha fatto sì che la F40 battuta all’asta fosse considerata una vera capsula del tempo. Presentava ancora dettagli come gli adesivi blu originali sui cerchi, indicativi del serraggio di fabbrica, pneumatici datati 1989, marcature di produzione e componenti completamente originali. L’auto non è mai stata smontata, e la trama del carbonio è ancora visibile in tutto l’abitacolo e sulla carrozzeria, segno evidente della sua autenticità. Nonostante il lunghissimo periodo di inattività, un test di tenuta condotto prima della vendita ha rivelato letture ottimali, con una perdita del 2% su tutti i cilindri, confermando l’integrità del propulsore. Tuttavia, il veicolo necessita di un intervento completo per essere riportato in condizioni operative: dal risveglio del motore a una revisione totale dell’impianto meccanico. Incluso nella vendita anche il set di attrezzi originale e i manuali della vettura.

Nata per celebrare i 40 anni della Ferrari e progettata come evoluzione della 288 GTO per competere nel Gruppo B FIA, la F40 fu l’ultima vettura sviluppata sotto la supervisione diretta di Enzo Ferrari. Dotata di un V8 biturbo da 2,9 litri, con 478 cavalli e 570 Nm di coppia, era in grado di toccare i 323 km/h e accelerare da 0 a 100 in appena 3,8 secondi. La carrozzeria firmata da Pietro Camardella sotto la direzione di Leonardo Fioravanti fu perfezionata in galleria del vento da Pininfarina e realizzata in Kevlar e fibra di carbonio, riducendo il peso e aumentando la rigidità. L’abitacolo era ridotto all’essenziale, con finestrini in Perspex, maniglie a strappo e sedili in materiale composito. Inizialmente prevista in soli 400 esemplari, la F40 fu prodotta in 1.315 unità per soddisfare una domanda fuori scala, ma solo poche conservarono nel tempo l’integrità originale dell’auto come questa. La combinazione tra specifica desiderata, chilometraggio irrisorio e stato di conservazione intatto ha giustificato l’aggiudicazione record da parte di un collezionista che, ora, potrà decidere se mantenere l’auto come testimonianza perfetta della filosofia Ferrari o avviare un restauro conservativo. 

Monica Trigona, 16 agosto 2025 | © Riproduzione riservata

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Quasi 4 milioni di dollari per una Ferrari F40 del 1990 | Monica Trigona

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