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La performance ambientalista non autorizzata di Banksy «Venice in oil», allestita lo scorso maggio dall'artista britannico a Venezia

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La performance ambientalista non autorizzata di Banksy «Venice in oil», allestita lo scorso maggio dall'artista britannico a Venezia

Protagonisti 2019 | Persona | Banksy

Perché è un «genio» tipico dei nostri tempi

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Franco Fanelli

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Sono stati scelti dalla redazione de «Il Giornale dell'Arte» i protagonisti del 2019 nella categoria «Persona», «Mostra», «Museo» e «Libro». Per la categoria «Persona» il prescelto è Banksy.

L’acqua alta sta affogando Venezia? Sì, ma oltre a San Marco è in pericolo un murale di Banksy; c’è la Brexit? Vediamo che cosa fa Banksy; il mercato dell’arte contemporanea è impazzito? Certo, però Banksy lo fa impazzire ancora di più aprendo un negozio online cui possono accedere, previo sorteggio, solo collezionisti poveri. Neanche il furto del Wc d’oro massiccio installato a Blenheim Palace, in Gran Bretagna, ha portato le quotazioni mediatiche di Maurizio Cattelan al livello di quelle del suo misterioso competitor, che un anno fa, tramite un diabolico congegno nascosto, fece ridurre a fettuccine una sua opera appena battuta da Sotheby’s a Londra per 1,18 milioni di euro.

Non tanto quanto il suo grande dipinto raffigurate il Parlamento britannico popolato da scimmie che la stessa casa d’asta lo scorso ottobre ha venduto per 11,1 milioni di euro. Insomma Banksy, chiunque egli sia (un alter ego di Damien Hirst, come sospettano alcuni?), ha sbancato. Un genio dei nostri tempi, si direbbe. Lo slogan (figurato, come si conviene nelle epoche di analfabetismo di ritorno) vale più del concetto. E contro uno stencil non ci sono orinatoi o cessi che tengano.
 

La performance ambientalista non autorizzata di Banksy «Venice in oil», allestita lo scorso maggio dall'artista britannico a Venezia

Franco Fanelli, 30 gennaio 2019 | © Riproduzione riservata

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