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Elena Correggia
Leggi i suoi articoliPrende avvio il 16 maggio a Berlino con una «Prussian sale» il carnet di incanti organizzati da Lempertz a maggio. La vendita in questione propone una selezione di arredi fra cui due comò intarsiati attribuiti ai fratelli ebanisti Spindler, che lavorarono anche per la corte di Federico II di Prussia (stima 60-70mila e 80-100mila euro).
Le aste proseguono il 29 maggio a Colonia con argenti e arte decorativa che vedono spiccare un raro calice d’argento d’epoca rinascimentale con inusuali decorazioni policrome e una base finemente traforata, opera di Andreas Rossner del 1592-1601 (80-90mila). La sezione delle porcellane propone creazioni della manifattura di Meissen fra cui un «Arlecchino indiscreto» (1740 ca) che per la finezza della modellazione e la cura pittorica viene attribuito a Johann J. Kaendler (40-50mila). Il catalogo include opere dell’importante collezione europea di un connoisseur cosmopolita fra cui tre eleganti vasi in maiolica di Delft con decori chinoiserie blu e lavanda del 1670-90 (40-60mila).
Alla stessa eclettica raccolta appartengono anche alcuni dipinti che saranno battuti sempre a Colonia il 30 maggio, nell’asta di arte antica e dell’Ottocento e in particolare si fa notare una veduta del Parco della Villa di Caserta di Johann Philipp Hackert del 1797 (80-100mila). La stessa asta presenta anche una significativa scelta di dipinti italiani, dall’alta epoca all’Ottocento. Si segnalano in tal senso un tondo fiorentino, di ambito verrocchiesco, databile al 1500-10, una «Madonna con Bambino e san Giovannino» attribuibile a Tommaso di Credi (80-90mila).
Alla prima metà del XVI secolo risalgono poi due ritratti di artisti lombardo-veneti. Si tratta di «Giuditta con la testa di Oloferne» di Giovanni Cariani, dall’influenza giorgionesca (160-200mila) e un «Ritratto di giovane uomo» di Amico Aspertini (80-90mila), entrambi provenienti da collezioni private europee. Fra Barocco e Settecento non mancano infine una sontuosa natura morta di Pietro Paolo Bonzi (30-35mila) e una veduta veneziana con il fondaco dei Turchi di Michele Marieschi (70-90mila).
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