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Il responsabile del Grande Progetto Pompei Giovanni Nistri e il soprintendente Massimo Osanna

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Il responsabile del Grande Progetto Pompei Giovanni Nistri e il soprintendente Massimo Osanna

Pompei: ecco lo stato dei lavori

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Redazione GDA

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Pompei (Na). Il responsabile del Grande Progetto Pompei Giovanni Nistri e il soprintendente Massimo Osanna hanno fatto il punto su progetti, gare, appalti e lavori per il recupero degli scavi pompeiani. Questa la situazione del «Piano d’azione» al 31 dicembre 2014: dei 105 milioni a disposizione (finanziamenti dell’Unione Europea e dello Stato italiano) 96 sono stati già «destinati e collocati». Le spese in corso sono per ora: cantieri attivi per 22 milioni e gare d’appalto già aggiudicate per 17, oltre a gare in corso per 35. Ci sono poi gare assai prossime, ma non ancora bandite, per 14 milioni e progetti che saranno pronti a breve e dovranno andare a gara per altri 17. Calcolando il complesso di questa attività, a vari stadi di avanzamento, e contando i 2 milioni dei cantieri già conclusi e consegnati, il totale è di 96 milioni.
Nel dicembre 2014, i delegati della Ue avevano dato il loro ok alla fase raggiunta dal Progetto. Questo l’elenco: cantieri conclusi delle domus Criptoportico, Pareti Rosse e Loreio Tiburtino; quelli in corso riguardano la messa in sicurezza delle regio VI e VII, l’assetto idrogeologico dei terreni degli scavi confinanti con quelli demaniali e il restauro delle domus di Sirico, Marinaio, Dioscuri, Paquio Proculo, Fontana Piccola, Insula 15 (RegioVII).
Le gare aggiudicate per gli apparati decorativi riguardano tre domus. In tutto tredici le gare in corso, comprese quelle per la realizzazione dei percorsi per i disabili, il restauro di 4 domus e la messa in sicurezza delle Regio IV,V e IX. Tre gare sono da bandire: quella per il restauro dei legni di Moregine e degli apparati decorativi delle domus Giulia Felice e dei Vettii.
È una attività notevole, che segna un netto miglioramento di efficienza e di rapidità nella realizzazione del Grande Progetto. Ma dobbiamo recuperare i ritardi e siamo ancora in una fase di incertezza: è vero che oltre il 90 per cento dei 105 milioni previsti per i diversi programmi di intervento verranno impegnati rapidamente, anche se si trovano ancora in fasi di elaborazione assai diverse. Ma come è già accaduto sono sempre possibili ritardi dovuti a inadempienze, incidenti e altri ostacoli, tra i quali ricorsi ai Tar durante e dopo le gare di appalto. Bisogna ricordare che la scadenza del dicembre 2015 stabilita dalla Ue non è poi così lontana e che entro quella data non basterà aver impegnato i 105 milioni e non sarà neppure sufficiente aver iniziato i lavori: l’intera somma dovrà essere spesa e conclusi i lavori previsti dal Grande Progetto Pompei. Resta quindi un cauto ottimismo che dovrà essere confermato nei prossimi mesi, che saranno cruciali.

Oggi è stato anche presentato il programma di mostre della soprintendenza pompeiana per il 2015: dal 27 marzo al 25 maggio «Sacra Pompeiana – divinità e culti nella Pompei preromana» al Museo Etrusco di Villa Giulia, Roma; all’Archeologico di Napoli e a Pompei: «Pompei e l’Europa», dal 26 maggio al 2 novembre; «Alle origini del gusto. Il cibo a Pompei e nell’Italia antica» ad Asti, Palazzo Mazzetti, dal 7 marzo al 5 luglio.

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Il responsabile del Grande Progetto Pompei Giovanni Nistri e il soprintendente Massimo Osanna

Redazione GDA, 22 gennaio 2015 | © Riproduzione riservata

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