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Giulia Rogni
Leggi i suoi articoliMeno di 48 ore fa un attivista della sezione canadese del gruppo ambientalista Last Generation ha lanciato vernice rosa sul capolavoro di Pablo Picasso del 1901, L'hétaïre, esposto al Museo di Belle Arti di Montreal (MMFA). Un rappresentante del museo ha spiegato come il dipinto sia stato subito ispezionato e fortunatamente "non risultano segni immediati di danni" sulla tela. Il dipinto di Picasso, un ritratto del primo Periodo Blu proveniente dalla collezione della Pinacoteca Agnelli di Torino, è una delle attrazioni principali della mostra Berthe Weill: mercante d'arte dell'avanguardia parigina (fino al 7 settembre - la rassegna fa luce sulla figura della Weill, gallerista pioniera nella Parigi di primo Novecento, con un ruolo fondamentale per la promozione di alcuni artisti, tra cui Picasso, Chagall, Modigliani e Matisse). L'opera è stata immediatamente rimossa dalla parete e il resto della mostra è stato riaperto al pubblico tre ore dopo l'incidente. L'attivista, identificato solo come Marcel, è stato arrestato, "accusato di atti vandalici per un valore inferiore a 5.000 dollari" e rilasciato subito. La protesta è avvenuta nel mezzo di una stagione di incendi boschivi terribile e mortale che ha avvolto gran parte del Canada: attualmente, secondo il Canadian Interagency Forest Fire Centre, un'organizzazione no-profit, ci sono più di 250 incendi boschivi attivi nel Paese, in particolare nella provincia di Manitoba nella regione delle praterie.
"Per noi le pennellate e la composizione cromatica sono più importanti della vita stessa", ha dichiarato l'attivista Marcel in una dichiarazione. "Sono state investite molte più risorse per proteggere e mettere in sicurezza quest'opera d'arte che per proteggere persone vive. Quindi, a cosa dà realmente valore l'élite? Ora ci troviamo di fronte a un dilemma: proteggere l'arte realizzata da artisti morti da tempo perché nessuno la veda, o proteggere i nuovi e futuri geni artistici perché le loro opere siano visibili ai nostri figli e nipoti. L'arte fiorisce solo quando le persone vivono, non quando sopravvivono. Chi in Manitoba, dove infuriano gli incendi, ha il tempo e l'energia in questo momento per diventare il prossimo Picasso?" I membri di Last Generation Canada chiedono al governo federale di istituire un'Agenzia per la Protezione dai Disastri Climatici (Climate Disaster Protection Agency) per aiutare le persone e le comunità colpite da disastri naturali resi più probabili ed estremi dai cambiamenti climatici causati dall'uomo. In una dichiarazione, l'organizzazione ha esortato il governo a finanziare questa nuova agenzia "imponendo tasse punitive agli ultra-ricchi, così come ai dirigenti del settore dei combustibili fossili e agli amministratori delegati delle banche, che stanno traendo profitto dalla crisi climatica".
L'azione al MMFA di giovedì faceva parte di una serie di proteste che Last Generation Canada ha organizzato a Montreal nelle ultime tre settimane. Il gruppo ha anche bloccato una delle principali arterie della città, Rue Saint-Denis, ha schizzato vernice rosa sulla facciata esterna del casinò cittadino e il Museo della Banca di Montreal. In Canada, sono state relativamente poche le azioni per il clima rivolte ai musei d'arte. Una, che ha coinvolto lo sciroppo d'acero e un dipinto di Emily Carr alla Vancouver Art Gallery, è avvenuta nel 2022. Un'altra, in cui un attivista ha imbrattato di vernice rosa una tela di Tom Thomson alla National Gallery of Canada di Ottawa, è avvenuta nell'agosto del 2023. Tuttavia, poiché tali azioni sono diventate più frequenti nei musei di tutto il mondo negli ultimi anni, nel 2022 la MMFA ha implementato nuovi protocolli di sicurezza che richiedono che tutte le borse di grandi dimensioni vengano lasciate al guardaroba e che quelle più piccole vengano ispezionate accuratamente dal personale di sicurezza.
Il capolavoro di Picasso vandalizzato
Il ritratto della Cortigiana con collana, realizzato da Picasso nel 1901 durante il suo secondo viaggio a Parigi, si inserisce tra i dipinti del periodo giovanile dell’artista invitato nella capitale francese per una mostra alla galleria Vollard. L’opera introduce ciò che la critica definirà il “periodo blu” dell’artista, contraddistinto dalla rappresentazione di scene di vita popolare ambientate nei bar e nei cabaret parigini, dove cortigiane e acrobati diventano i protagonisti della bohème notturna. Affascinato dai dipinti post-impressionisti, Picasso si lascia influenzare dal grafismo sinuoso e dalle grandi campiture di colore delle opere di Henri de Toulouse Lautrec. Rimandi allo stile fin de siècle sono evidenti nel ritratto della cortigiana, che la critica recente ha attribuito alla Bella Otero, ballerina nota per esibirsi con vistosi gioielli e sontuosi cappelli.

Pablo Picasso, L’Hétaire, 1901. Olio su tela 65,3 x 54,5 cm


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