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Erica Roccella
Leggi i suoi articoliRound numero quattro, a Londra, per la vendita di Phillips interamente dedicata a David Hockney. A organizzarla è il dipartimento Editions, che fa la voce del leone e si accaparra una fetta di collezionisti quanto mai eterogenea, dai giovani neofiti agli HNWI. Tutti in target e tutti in lizza per aggiudicarsi un lavoro del pittore vivente più costoso al mondo, che con Portrait of an Artist (Pool with Two Figures) fissava il suo record assoluto ($ 90,3 milioni, Christie’s 2018) e nel tempo ha tenuto alta l’attenzione del mercato; vedi Nichols Canyon, che due anni più tardi toccava un nuovo traguardo, stavolta per un paesaggio ($ 41 milioni, Phillips 2020); vedi ancora Mid November Tunnel, che quest’estate, da Art Basel, risultava l’opera più cara assegnata tra gli stand di Basilea (da Annely Juda Fine Art, per una cifra compresa tra $ 13 e 17 milioni). Adesso, sotto l’egida benedicente della mostra alla Fondation Louis Vuitton di Parigi, Phillips torna il 18 settembre con David Hockney, l’asta live al 30 di Berkeley Square. Con una premessa necessaria: le prime tre edizioni del format, a Londra, chiudevano con una media del 98% dei lotti venduti, di cui il 71% al di sopra delle stime. C’è Two Robes tra i pezzi forti in catalogo quest’anno – quasi un ritratto senza persone, rese per assenza dai due accappatoi sulla parete verde lime. Stima £ 50.000-70.000. In buona compagnia con Tyler Dining Room – proviene da Moving Focus, la più grande e pionieristica serie di litografie a colori di Hockney, composta da 29 stampe di vedute d'interni, di sedie, di un hotel messicano, di ritratti di personaggi famosi, pronostico fino a £ 60.000. Ne abbiamo parlato con Robert Kennan, Head of Editions, Europe.
Riavvolgiamo un attimo il filo. Com’è nata l’idea di un’asta interamente incentrata su David Hockney?
«Nasce tutto dalla nostra ammirazione di lunga data per i contributi unici di David Hockney, sviluppati su tutti i media, e dalla nostra convinzione che una vendita simile fosse un'opportunità incredibile di mettere in luce l'intera portata della sua pratica, assemblata in un'unica presentazione coerente. Così, nel 2022, abbiamo organizzato la nostra prima asta dedicata a David Hockney, che è stata venduta al 100%».
E non poteva che essere dedicata al pittore vivente più costoso in circolazione, d’altronde, un’asta come questa. Hockney aveva un successo internazionale già da studente e, anche oggi, ogni volta che una sua tela compare in asta è un evento…
«Era importante per noi organizzare una vendita che non si limitasse a celebrare la sua sperimentazione, ma che offrisse ai collezionisti l'accesso alle sue opere attraverso una vasta gamma di prezzi: e infatti in catalogo si trovano prezzi base che partono da circa 1000 sterline, ma anche vere rarità di valore più elevato. È un modo per coinvolgere collezionisti appassionati ed emergenti in un unico dialogo mirato sull'eredità di Hockney».
Lui – il pittore dei record – che ne dice di quest’asta monografica? Ha avuto un ruolo attivo nell’organizzazione, o è stato in qualche modo coinvolto?
«Questa iniziativa è stata curata interamente da Phillips, sulla base della nostra ammirazione per il ricco percorso artistico di Hockney».
Qualcuno ha paragonato Hockney a Picasso, in termini di ampiezza della sua ricerca e di opere realizzate. Quali “periodi” vedremo rappresentati, e raccontati, in quest’asta?
«C’è l'intero arco della sua carriera e delle sue evoluzioni racchiuso in questa vendita. Si spazia dalle prime stampe (rare sul mercato) ai celebri esperimenti fotografici, dalle iconiche composizioni a bordo piscina fino alle opere digitali. Presentando un tale spettro – dai lavori fondamentali a quelli più recenti – l'asta mette in primo piano l’instancabile curiosità di Hockney, la sua versatilità, ogni lotto riesce a illuminare un diverso capitolo della sua produzione. E aggiungo, a proposito di Picasso: l'offerta di Hockney è integrata con una prestigiosa selezione di opere di Picasso provenienti dall'asta “Evening & Day Editions”, tra cui un rarissimo Busto d'Uomo tratto dalla prima serie di incisioni di Picasso, La Suite des Saltimbanques (stima £ 60.000 - 80.000). Questo abbinamento di opere moderne e contemporanee invita i collezionisti a immergersi in un confronto intergenerazionale tra due maestri dell'innovazione».
Di fatto, con quest’asta è possibile accaparrarsi una piscina assolata di Los Angeles per poche migliaia di sterline – è il potere delle edizioni. E proprio voi, da Phillips, avete fissato nuovi traguardi importanti per questa categoria. Quindi, le chiedo: il pezzo del catalogo che consiglierebbe a un giovane appassionato?
«Assolutamente sì. Siamo particolarmente orgogliosi della presenza di diverse opere in edizione iconiche, come il ritratto della sua musa Celia Birtwell e una serie di interni, tra cui Tyler Dining Room, che uniscono la potenza visiva e l'atmosfera poetica per cui Hockney è noto, con prezzi accessibili per i giovani collezionisti. La combinazione tra l'innovazione formale di Hockney, la sua brillante tavolozza di colori e la sua composizione, e l'accessibilità delle edizioni, le rende avvincenti sia dal punto di vista artistico che come opere destinate a mantenere la loro desiderabilità per le generazioni future».
Alla luce della recente grande mostra alla Fondation Louis Vuitton, prevedete un impulso o un crescente interesse del mercato per le opere di Hockney?
«Siamo entusiasti di vedere gli effetti a catena della monumentale mostra alla Fondation Louis Vuitton, che sta certamente intensificando l'interesse globale per la pratica di Hockney. Ma è troppo presto per fare una previsione complessiva».

DAVID HOCKNEY, Tyler Dining Room, from Moving Focus, 1984. Estimate: £40,000-60,000. Courtesy of Phillips

DAVID HOCKNEY, Number One Chair, from Moving Focus, 1985-86. Estimate: £20,000-30,000. Courtesy of Phillips

DAVID HOCKNEY, Untitled (577) (Two Robes), 2010. Estimate: £50,000-70,000. Courtesy of Phillips
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