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Davide Landoni
Leggi i suoi articoliQuasi fosse un periodo geologico, la dinomania sta segnando una nuova epoca per i dinosauri. O meglio, di quel che di loro resta. Scheletri restaurati e riassemblati, che compongono ricostruzioni fedeli e suggestive delle antiche creature che abitavano la terra ben prima di noi. E che da tre anni a questa parte si presentano sul mercato delle aste con sempre più insistenza, alla luce di risultati eccezionali. Anche quest'anno una grande aggiudicazione è arrivata, con un giovane Ceratosaurus venduto da Sotheby's per oltre 30 milioni in asta a New York. Sempre nella Grande Mela, il 18 novembre, è Phillips a tentare il grande colpo. Lo fa con Cera, il primo esemplare completo mai scoperto di giovane triceratopo, vissuto nel tardo Cretaceo, circa 66 milioni di anni fa. La stima è di 2,5–3,5 milioni di dollari e, anche se ben lontana dai record di categoria (Apex (Stegosaurus)», 44,6 milioni di dollari, Sotheby's, 2024), il lotto promette di attrarre l’interesse di collezionisti internazionali per rarità, qualità e storytelling scientifico.
Il fossile – battezzato Cera in omaggio al personaggio della trilogia animata Alla ricerca della Valle Incantata – è stato scoperto nel 2016 nel South Dakota, in un sito noto per la il ritrovamente di vari esemplari eccezionali. È il primo triceratopo a finire all’asta negli Stati Uniti da oltre un decennio. Secondo quanto riportato da Phillips, lo scheletro comprende oltre due terzi delle ossa originali, con elementi chiave del cranio, della colonna vertebrale e degli arti superiori e inferiori. Una completezza straordinaria per un esemplare in giovane età.
Il triceratopo è uno dei dinosauri erbivori più riconoscibili e affascinanti, noto per il grande collare osseo e le tre corna frontali. Cera mostra già in giovane età questi tratti distintivi, ma con proporzioni più delicate e una struttura ossea che permette importanti approfondimenti scientifici sull’ontogenesi della specie, cioè sullo sviluppo dei dinosauri dal cucciolo all’età adulta. Sarà lui a inaugurare ufficialmente una nuova sezione di vendita di Phillips intitolata Out of This World, che porterà in asta oggetti rari e straordinari provenienti dal mondo naturale. In catalogo, accanto al giovane triceratopo, ci saranno anche un fossile di Steneosaurus bollensis e una pepita d’oro gigante, soprannominata The Thunderbolt.
Secondo Miety Heiden, presidente delle vendite private di Phillips, si tratta di una mossa strategica per allinearsi alla crescente domanda di oggetti che travalicano le categorie tradizionali del collezionismo: «I collezionisti cercano sempre di più l’inaspettato. Il dialogo visivo tra un fossile di 66 milioni di anni fa e le opere del XX e XXI secolo è potente». Per questa iniziativa, Phillips si è avvalsa della collaborazione di Christian D. Link, mercante specializzato in fossili e naturalia, noto per aver curato la vendita di Trinity, lo scheletro di Tyrannosaurus rex aggiudicato per 5,3 milioni di dollari in Svizzera nel 2023. Inoltre è stato proprio Link a fondare il marchio Out of This World per la casa d’aste Koller, e a portarlo ora, appunto, a New York. «Cera rappresenta un momento cardine nel mio percorso curatoriale» - ha dichiarato Link - «e un'opportunità eccezionale per il pubblico americano di confrontarsi con un esemplare di valore scientifico e simbolico unico».
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