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Dettaglio di Guido Reni, «Davide che contempla la testa di Golia» (1605-1606)

Courtesy of Artcurial e Millon

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Dettaglio di Guido Reni, «Davide che contempla la testa di Golia» (1605-1606)

Courtesy of Artcurial e Millon

Oltre 10 milioni di euro per il Guido Reni ritrovato

Riemerso dopo oltre due secoli, «Davide che contempla la testa di Golia» (1605-1606) supera ogni stima e da Artcurial segna un record assoluto per il maestro bolognese, riscrivendo la storia del Barocco italiano

Monica Trigona

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Il martello è caduto a 10.100.000 euro (esclusi i diritti) per lo straordinario dipinto di Guido Reni, «Davide che contempla la testa di Golia» (1605-1606), riemerso dopo più di due secoli. L’opera è stata battuta all’asta a Parigi il 25 novembre da Artcurial, superando di gran lunga la stima iniziale di 2-4 milioni di euro e conquistando così il titolo di record assoluto per il maestro bolognese. Un’autentica riscoperta che ha catturato l’attenzione degli appassionati d’arte di tutto il mondo. L’opera, di grande intensità drammatica, proviene dalla collezione dei discendenti del generale Dupont de l’Étang e vanta una storia prestigiosa: fu acquistata da Francesco I d’Este, passò al principe Eugenio di Savoia, poi ai Savoia a Torino, da dove scomparve alla fine del Settecento durante la campagna napoleonica. Il dipinto rappresenta un momento chiave negli sviluppi stilistici dell’artista, mostrando un Davide introspettivo, lontano dalla teatralità di altri interpreti e in dialogo ideale con il naturalismo caravaggesco. 

Guido Reni, «Davide che contempla la testa di Golia» (1605-1606). Courtesy of Artcurial e Millon

È legato alla tipologia «Créquy», affine alla versione del Louvre, ma con varianti autografe. La riscoperta si inserisce nel recente rinnovato interesse per le diverse versioni del soggetto, oggetto di studi e mostre internazionali tra cui quelle tenute allo Städel Museum di Francoforte, al Prado di Madrid e recentemente al Musée des Beaux-Arts di Orléans. Il lavoro dello studioso Corentin Dury ha chiarito le differenti tipologie del soggetto, tra cui anche la variante «La Vrillière», caratterizzata dalla testa di Golia rivolta verso l’interno, presente oggi nel museo di Orléans. La vendita ha stabilito un traguardo di grande rilievo e insolito nel mercato degli Old Masters, reso possibile anche dalla sinergia tra Artcurial e la casa d’aste Millon per questa vendita. Al di là del valore economico, l’opera riveste un forte significato storico e simbolico come una delle poche versioni autografe di una composizione fondamentale per il Barocco italiano del primo Seicento. «Davide che contempla la testa di Golia» ha così superato il precedente record di Reni, «La toilette di Venere», un olio su tela di grandi dimensioni (245x206 cm), aggiudicato da Hampel a Monaco di Baviera nel 2019 per 3,1 milioni di euro.

Monica Trigona, 25 novembre 2025 | © Riproduzione riservata

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